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2028: La ragazza trovata nella spazzatura Recensione Poster

Krzywicki, scritta e interpretata in compagnia con Dagmara Brodziak, è sicuramente l’esempio perfetto di fantascienza possibile, e aggiungerei imminente, nella realtà che ci circonda.
Nel 2028, in Polonia, ormai da due anni le persone condannate per reati gravi vengono sottoposte all’Automazione: le loro teste vengono rasate e al loro collo vengono fissati dei collari che somministrano una sostanza narcotica nota come Vaxina, che rende obbedienti e priva dei propri ricordi, rendendo dunque le persone dei veri e propri automi. Come atto di protesta contro il Governo Polacco e lo sfruttamento degli automi, la notte di Capodanno, Simon Hertz è deciso a suicidarsi, conscio che questo mondo è arrivato al suo limite e che non ha più nulla da offrirgli. L’incontro con Blue, automa privata del proprio collare, cambierà i suoi piani, spingendolo ad intraprendere un folle viaggio per portarla in salvo. 2028: La ragazza trovata nella spazzatura assume solo a tratti le sembianze del road movie, per mascherare un realismo opaco e lacerante, con atmosfere stranianti e futuristiche che portano la mente a quelle di Cyberpunk e Blade Runner (1982). Il mondo distopico rappresentato è il mondo attuale vissuto giorno per giorno, dove il desiderio delle persone di migliorarlo e di renderlo più equo si scontra con la politica dei governi. L’insegnamento è lampante: il miglioramento può partire solo da noi stessi, nel dare importanza alle piccole cose, e la trasformazione del mondo, come una farfalla da un bruco, può partire solo dalle nostre azioni, dalla determinazione al cambiamento e al sognare la libertà, lontano da ogni indottrinamento. Un film fresco e innovativo, capace di leggere le piaghe del tempo presente e che porta in risalto la bravura di un duo giovane e appassionato, che in futuro porterà sicuramente buono frutto. Quando la fantascienza è data per morta, ecco qualcuno capace di risollevarla dalle sue ceneri. Se il cinema italiano avesse anche solo un quarto del coraggio del cinema polacco, sarebbe sicuramente invidiabile. Vincitore come Miglior Film al Fantafestival 2022. (La recensione del film “2028: La ragazza trovata nella spazzatura” è di Tommaso Di Pierro)