Avellino, 1 dicembre 2023 – Al via domenica 3 dicembre la 48esima edizione del Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino in programma fino al 10 dicembre al Cinema Partenio (Via Giuseppe Verdi, 50) con proiezioni anche al Movieplex di Mercogliano (AV) ed eventi in altri luoghi della città
(ingresso libero), con oltre 70 proiezioni e anteprime da tutto il mondo selezionate tra le più recenti e interessanti produzioni indipendenti e di ricerca nel segno del suo fondatore Pier Paolo Pasolini.
Ospite d’onore e Premio alla Carriera 2023 il grande cineasta americano Paul Schrader. Il regista, Leone d’Oro alla Carriera nel 2022, venerdì 8 dicembre terrà una masterclass aperta al pubblico alle ore 18.00 e, a seguire, ritirerà il prestigioso riconoscimento da parte del festival irpino. Al termine della premiazione Schrader presenterà al pubblico la sua opera più recente, Master Gardener, in uscita nelle sale italiane dal 14 dicembre con Movies Inspired. Il Festival dedicherà inoltre al regista una retrospettiva che conta altri 5 titoli.
Domenica 3 dicembre Robert Guédiguian, maestro del cinema sociale e politico d’Oltralpe, dopo la masterclass in programma alle 18.00 nella sala dell’Ex Cinema Eliseo di Avellino (via Roma, 1), verrà insignito del Premio alla Carriera “Pier Paolo Pasolini” nel corso di una serata d’onore al Movieplex di Mercogliano (AV).
Anche a Guédiguian è dedicata una retrospettiva che comprende 4 opere, tra le quali la più recente Et la fête continue!
Si chiude il 10 dicembre al Cinema Partenio con la Cerimonia di premiazione dei vincitori dei tre concorsi internazionali: “Laceno d’Oro 48”, “Gli occhi sulla città” e “Spazio Campania”. Quest’ultimo premio, da quest’anno, sarà dedicato alla giovane regista prematuramente scomparsa Chiara Rigione.
Sono 10 i film in gara per il premio “Laceno d’Oro 48”, riservato ai lungometraggi di finzione o di ‘cinema del reale’ e ai documentari, tra cui ben sei anteprime nazionali: Cidade Rabat di Susana Nobre (Francia e Portogallo); At Night, The Red Sky di Ali Razi (Iran e Francia); A Batalha da Rua Maria Antônia di Vera Egito (Brasile); Samsara di Lois Patiño (Spagna); Facing Darkness di Jean-Gabriel Périot (Francia, Svizzera, Bosnia-Erzegovina); Whispering Mountains di Jagath Manuwarna (Sri Lanka). In giuria la direttrice artistica del Festival Internazionale del Cinema di La Roche-sur-Yon e regista Charlotte Serrand, il critico cinematografico Daniele Dottorini e il regista Alessandro Comodin.
In lizza per “Gli occhi sulla città” 25 cortometraggi sui temi degli spazi urbani, dell’ambiente e del paesaggio, tra i quali l’anteprima mondiale Wundermediterraneankammer di Carlo Michele Schirinzi (Italia). A decretare il vincitore tra le opere in concorso il regista Gianluca Matarrese, il direttore artistico del Sicilia Queer filmfest Andrea Inzerillo e la regista Salka Tiziana.
Sono 11, invece, le opere per “Spazio Campania”, la sezione dedicata alle produzioni realizzate sul territorio campano, che saranno giudicate dal critico cinematografico Domenico Saracino, dalla programmer e regista Adelaide De Fino, dal regista Elio Di Pace.
Le opere vincitrici si aggiudicheranno un premio di Euro 3000 per lunghi e doc, di Euro 1500 per i corti e di Euro 1.000 per “Spazio Campania”. Non mancheranno i Premi del Pubblico assegnati dalla Giuria Pop – per le sezioni “Laceno d’Oro 48” e “Spazio Campania”. Quest’anno arriva anche il premio Supercinema che riconosce i risultati ottenuti nella direzione artistica del film. Un premio al Design per il Cinema a 360° che va dalla scenografia, con le proprie soluzioni di interior ai props presenti nel film, fino al design di testi e titoli di coda.
In programma anche la sezione “Fuori concorso” con tanti titoli, tra cui Mi fanno male i capelli di Roberta Torre, film vincitore del Premio “Monica Vitti” Miglior Attrice ad Alba Rohrwacher, 1048 Lunes di Charlotte Serrand in anteprima italiana, Gigi la legge di Alessandro Comodin, El Paraiso di Enrico Maria Artale e l’evento speciale (6 dicembre) L’Expérience Zola di Gianluca Matarrese, seguito dal concerto di Cantautoma, che ha curato la colonna sonora.
Tra gli eventi più attesi, il live sperimentale VisionAria, in anteprima nazionale. Un progetto nato dal musicista Alessandro D’Alessandro – vincitore della Targa Tenco (miglior album in dialetto) per il disco ‘Canti, ballate ed ipocondrie d’ammore’ (Squilibri) realizzato insieme a Canio Loguercio – insieme al visual artist Gianluca Abbate. L’appuntamento è ad Avellino il 10 dicembre al Cinema Partenio, dopo la Cerimonia di Premiazione delle opere in concorso. Le videoproiezioni di Gianluca Abbate che accompagneranno le musiche e i suoni di Alessandro D’Alessandro mirano a unire epoche e stili differenti. I visual live si svilupperanno narrativamente lungo tutto il percorso dello spettacolo. Questo sarà reso possibile grazie all’uso di diverse tecniche che spaziano dal cut-out al collage animato. La fusione di tradizione e modernità, in linea con le musiche, con l’uso di grafica computerizzata, riprese dal vivo, inserti di altri film, immagini d’archivio, mescolando colori e bianco e nero, darà vita alla narrazione visiva.
Tra le mission del festival anche la formazione culturale attraverso il linguaggio cinematografico con il “Laceno d’Oro Scuola”: quattro matinées al Cinema Partenio dedicate agli studenti degli Istituti Superiori di Avellino.
Da quest’anno inoltre, grazie alla partnership con il corso di laurea in “Discipline delle Arti Visive, della Musica e dello Spettacolo” dell’Università degli Studi di Salerno, gli studenti DAViMuS parteciperanno attivamente alla 48ª edizione del Laceno d’Oro, curando alcune lezioni del workshop “Ad occhi aperti”.
Nel programma di questa edizione, anche una retrospettiva dedicata al cinema tedesco, in collaborazione con ACIT (Associazione Culturale Italo-Tedesca), una rassegna trasversale, con i registi che hanno segnato l’evoluzione dell’arte cinematografica dagli anni settanta, come Rainer Werner Fassbinder e Werner Herzog, fino al contemporaneo Christian Petzold.
Il Laceno d’Oro International Film Festival è organizzato dal Circolo ImmaginAzione di Avellino, presieduto da Antonio Spagnuolo, direzione artistica di Maria Vittoria Pellecchia in collaborazione con Aldo Spiniello, e con Sergio Sozzo, Leonardo Lardieri e Martina Zigiotti.
Il Laceno d’Oro International Film Festival è realizzato con il contributo di Regione Campania e Film Commission Regione Campania, con il contributo e il patrocinio della Direzione Generale Cinema e Audiovisivo – Ministero della Cultura, con il patrocinio della Provincia di Avellino e del Comune di Avellino. In collaborazione con Sentieri Selvaggi, Quaderni di Cinemasud, Eikon, CFCC, Afic.
Main sponsor: Pasta Armando, Confindustria Avellino, ASD Scandone, MAGMA, Consorzio di tutela dei vini d’Irpinia. Con il sostegno di ACIT, Sanfilippo & Partners, DAG Auto, Multisala Partenio, Roulette Agency, Movieplex Mercogliano, Amica Pubblicità.
Media partner Orticalab.
Il programma dettagliato del festival è disponibile su www.lacenodoro.it
Storia del Laceno d’Oro
Il Laceno d’Oro International Film Festival di Avellino è tra i più importanti festival dedicati al “cinema del reale” in Italia, fondato nel 1959 da Pier Paolo Pasolini e dagli intellettuali irpini Camillo Marino e Giacomo D’Onofrio. Promosso dalla rivista “Cinemasud”, nasceva come premio cinematografico e legava il suo nome a una delle località più belle della provincia di Avellino, l’Altopiano del Laceno (Bagnoli), con lo scopo di valorizzarlo dal punto di vista turistico e con l’intenzione di proporsi come riconoscimento per le migliori opere cinematografiche ispirate al Neorealismo. Da quell’anno e sino al 1988 si susseguirono ventotto edizioni interrotte solo dal terremoto degli anni ‘80 che in quei tragici mesi ne impedì la realizzazione. Dopo gli inizi bagnolesi, il Laceno d’oro si trasferì ad Avellino e nell’immediato circondario dove, nella seconda metà degli anni ’60 e nei primi anni ’70, la manifestazione crebbe ulteriormente, proponendo il cinema di impegno civile e sociale, trasformandosi in Festival Internazionale nel 1975 e ospitando cinematografie provenienti da tutto il mondo privilegiando quelle dei paesi dell’Est, dell’Oriente indiano e vietnamita, dell’America Latina, del Terzo Mondo. Della giuria fecero parte nomi di spicco nel mondo giornalistico, cinematografico e letterario: Domenico Rea, Cesare Zavattini, Carlo Lizzani, Marcello Gatti, Lina Wertmüller, Giuliano Montaldo, Luigi Zampa, Tinto Brass e tanti cineasti e intellettuali di prestigio. Dopo lo stop forzato del 1988, legato alle profonde trasformazioni successive al terremoto dell’Irpinia e alle modifiche storiche di quegli anni, il Laceno d’oro International Film Festival rinasce nei primi anni 2000 grazie al Circolo di cultura cinematografica Immaginazione, insieme all’istituzione del Premio Camillo Marino e del Premio Giacomo D’Onofrio. Dal 2014 il festival assume la forma che ha oggi. Tre concorsi ufficiali, di cui due internazionali, due premi alla carriera (Laceno d’Oro e Pier Paolo Pasolini), masterclass e retrospettive dedicate agli autori premiati. Tra gli autori che hanno ricevuto il premio anche Ettore Scola, Gillo Pontecorvo, Aurelio Grimaldi, Antonietta De Lillo, Vincenzo Marra, Ken Loach, i fratelli Jean-Pierre e Luc Dardenne, Daniele Gaglianone, Marco Bellocchio, Laurent Cantet, Paolo e Vittorio Taviani, Olivier Assayas, Jia Zhangke, Abel Ferrara, Amir Naderi, Antonio Capuano, Miguel Gomes, Julio Bressane, Aleksey German jr, Stéphane Brizé, Pedro Costa, Carlos Reygadas, Franco Maresco, Jonas Carpignano, Edoardo De Angelis, Renato Carpentieri, Elia Suleiman, Alexandr Sokurov celebrati nel corso di entusiasmanti serate durante le quali si è assistito alla proiezione dei loro capolavori.
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