Il signore delle formiche Recensione. La recensione del film “Il signore delle formiche” di Mirko Nottoli. Ha senso, oggi, anno del signore 2022, ripescare una storia dell’Italia degli anni ’60 per parlare ancora di discriminazioni sessuali, per denunciare le
persecuzioni subite da chi si dichiarava allora gay, per stigmatizzare la strisciante meschinità e ipocrisia di una società intera? Ha senso, oggi, raccontare, al di là del valore di una storia realmente accaduta per cui degna in sé di essere conosciuta, la vicenda che vide protagonista tra il 1964 e il 1968 Aldo Braibanti, intellettuale, scrittore, poeta, attivista, antifascista, nonché appassionato studioso delle formiche (da lì il titolo del film), accusato di “plagio” e condannato per aver “traviato” un suo giovane discepolo? Ha senso oggi in cui non si fa che parlare di identità di genere, di sessualità liquida, di orgoglio lgbtq, in cui tutti vanno in giro con la scritta “ddl zan” sui palmi delle mani e la questione più urgente da risolvere sembra quella dei bagni per i trans? Eravamo perplessi, lo ammettiamo. Ma dopo aver visto Il signore delle formiche, ultimo lavoro di Gianni Amelio, tuttora in concorso (almeno fino a stasera), al 79mo Festival del Cinema di Venezia, la risposta è sì, ha senso. Ha senso nella misura in cui quello di cui parla il film lo vediamo accadere quotidianamente e c’entra poco con il diritto di un gay ad essere gay, questione che chiunque abbia un briciolo di sale in zucca considera scontata già in partenza. Lo vediamo tutti i giorni quando si parla di vaccini, di covid, della guerra in Ucraina, delle sanzioni alla Russia, del gas, dei rigassificatori, delle trivelle, del reddito di cittadinanza, di ecologismo; lo vediamo costantemente, ogniqualvolta c’è qualcuno che finge di non vedere il bene comune per i proprio interessi di parte, ogniqualvolta vediamo qualcuno disposto a sacrificare raziocino, buon senso, logica, normale senso di giustizia ed equità in nome di sordidi preconcetti, egoismi, invidie e antipatie personali, ogniqualvolta qualcuno piega i fatti alle proprie opinioni e non viceversa, strumentalizzando e deformando la realtà per sostenere, in mala fede, tesi non comprovate, viziate solo dall’odio, dalla vigliaccheria, da un bigottismo che non avrebbe nessuna ragione di esistere se non chiamando in causa intime e indicibili debolezze. Lo vediamo ogniqualvolta qualcuno ha talmente paura di guardare in faccia la realtà da chiamare le cose con un altro nome (infatti nel film l’accusa non è di omosessualità ma di plagio così come, tanto per dirne una, il problema del covid non è il covid ma i vaccini, oppure, tanto per dirne un’altra, il problema della guerra in Ucraina non è Putin ma l’invio delle armi) o quando vediamo qualcuno che teme le persone libere perchè non sa essere libero a sua volta. Non è la libertà che manca, scriveva Leo Longanesi, mancano gli uomini liberi. Lo vediamo quando alla notizia della morte di Michail Gorbaciov, un esponente della politica italiana, Marco Rizzo, segretario generale del partito comunista, afferma tronfio sui social di aver stappato e brindato con la sua bottiglia migliore (che sarà stata quindi pessima). Il signore delle formiche non parla di omosessualità ma di tutti i marco rizzo che non sanno vedere un millimetro oltre il loro naso, che non sanno mettersi mai in discussione, convinti che le proprie farlocche convinzioni valgano più delle farlocche convinzioni degli altri, ottusi nei loro dogmi, ottenebrati dai loro idoli tanto da arrivare a negare la realtà per sostituirla con un’altra inventata a proprio uso e consumo, frustrati e incattiviti dai propri fallimenti non sanno far altro che gioire e godere dei fallimenti altrui, non provando pietà nemmeno per i morti. (La recensione del film “Il signore delle formiche” è di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “IL SIGNORE DELLE FORMICHE” (Il signore delle formiche)
Regista: Gianni Amelio – Cast: Luigi Lo Cascio, Elio Germano, Sara Serraiocco, Leonardo Maltese, Anna Caterina Antonacci, Rita Bosello, Davide Vecchi, Maria Caleffi, Roberto Infurna – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: Messico – Scenaggiatura: Gianni Amelio, Federico Fava, Edoardo Petti – Fotografia: Luan Amelio Ujkaj – Durata: 2h 10 min – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 8 Settembre 2022 – Il sito ufficiale del film “Il signore delle formiche”
Trama: Il signore delle formiche, il film diretto da Gianni Amelio, si ispira alla storia di Aldo Braibanti (Luigi Lo Cascio), il drammaturgo e poeta, condannato alla fine degli anni 60 a nove anni di reclusione con l’accusa di plagio, cioè di aver sottomesso alla sua volontà, in senso fisico e psicologico, un suo studente e amico da poco maggiorenne (Leonardo Maltese). Il ragazzo, per volere della famiglia, venne rinchiuso in un ospedale psichiatrico e sottoposto a una serie di devastanti elettroshock, perché “guarisse” da quell’influsso “diabolico” Alcuni anni dopo, il reato di plagio venne cancellato dal codice penale…
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