Addio a Irene Papas, la star greca del cinema e del teatro. Aveva 96 anni. Per il cinema è conosciuta dal pubblico internazionale per le sue interpretazioni della combattente della resistenza Maria Pappadimos in I cannoni di Navarone del 1961; della vedova in Zorba il greco del 1964; della moglie del martire politico
in Z – L’orgia del potere del 1968, accanto a Yves Montand; e di Caterina d’Aragona in Anna dei mille giorni del 1969.
Il palcoscenico e la cinepresa erano iscritti nel suo destino, già a 12 anni i suoi genitori l’avevano iscritta alla scuola d’arte drammatica. I primi anni della professione l’hanno vista sul palco come cantante e ballerina poi alla radio, sempre come cantante. Formatasi ad Atene nei classici greci, Irene Papas ha interpretato a teatro tutti i principali ruoli tragici, a cominciare da quelli di Medea ed Elettra, prendendo parte alle produzioni contemporanee messe in scena dal Teatro Popolare Greco alla fine del 1950.
Per il pubblico televisivo italiano il suo volto resterà strettamente legato al ruolo di Penelope nell’Odissea, lo sceneggiato co-prodotto nel 1968 da diversi Paesi e basato sull’omonimo poema di Omero, che la vedeva al fianco di Bekim Fehmiu nel ruolo di Ulisse. Uno sceneggiato memorabile anche perché, sulla Rai, ogni puntata era preceduta da un’introduzione in cui il poeta Giuseppe Ungaretti leggeva alcuni versi del poema.
L’anno prima, nel 1967, Irene Papas aveva debuttato a Broadway in That Summer, That Fall. In seguito, avrebbe anche fornito performance a teatro apprezzate dalla critica e premiate con prestigiosi riconoscimenti, a cominciare dagli adattamenti di Euripide diretti da Michael Cacoyannis, come Le troiane nel 1972, in cui interpretava Elena, e Ifigenia in Aulide in cui era Clitennestra. Nella televisione americana, Irene Papas è stata Zipporah nella miniserie del 1976 Moses the Lawgiver e Rebekah nell’epico Jacob del 1994. (da Repubblica.it)
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