– UN VIZIO DI FAMIGLIA recensione


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Un vizio di famiglia Recensione. La recensione del film “Un vizio di famiglia” di Claudio Montatori. Il titolo originale, “L’origine du mal” spiega meglio le intenzioni di Sébastien Marnier, regista di questo thriller sull’ambiguità e la menzogna connaturate alla società patriarcale di cui vorrebbe

Un vizio di famiglia Recensione Poster

Un vizio di famiglia Recensione Poster

 raccontare la fine con la mise en scene di una specie di rivolta, ma è meglio parlare di un complotto messo in atto dalle donne che circondano Serge Dumontet (Jacques Weber), ricco imprenditore alberghiero che vive in una sontuosa villa nell’isola di Potquerolle, ambita meta turistica nel sud della Francia. Con lui ci sono sua moglie Louise (Dominique Blanc) frustrata collezionista di qualunque cosa, un’inquietante governante un po’ ladra, sua figlia George Dumontet (Doria Tillier) che mira a gestire l’impero paterno, e la di lei figlia adolescente che programma la fuga appena varcato il confine che la separa dalla maggiore età. Questo per niente tranquillo gruppo di famiglia viene messo in subbuglio dall’arrivo di un’operaia (Laure Calamy) che sostiene di essere Stéphane, prima figlia di Serge, che ora vuole conoscere il padre che non ha mai conosciuto e magari godere di una parte del ricco patrimonio di famiglia. L’affettuosa accoglienza di Serge fa da contrappunto all’ostilità di George che non tarda a far capire a Stéphane senza giri di parole che in casa non è gradita e che sospetta della sua identità. Nessuno è veramente quel che sembra, tutto è ambiguo, perfino nei nomi delle due neo-sorelle o sorellastre che hanno nomi da uomo, e presto la commedia si trasformerà in dramma quando uscirà dal carcere la compagna di Stéphane. Essendo un thriller non è bene andare oltre nel raccontare la trama che per quanto caotica nel finale, regge bene le due ore abbondanti di proiezione, dove più che alla fine del patriarcato si assiste alla rappresentazione del cinismo e dell’ambiguità insiti nella natura umana e che all’interno delle dinamiche familiari di casa Dumontet finiscono per dare forma a un concentrato delle aberrazioni della società occidentale. L’ottima prestazione degli attori, in particolare della protagonista Laure Calamy, riempie i vuoti presenti qua e là nella sceneggiatura che sarebbe stata più efficace se Marnier, al suo terzo lungometraggio, non si fosse lasciato prendere la mano dal racconto e avesse indagato di più e meglio nella psicologia dei personaggi. (La recensione del film “Un vizio di famiglia” è di Claudio Montatori.)

Una scena del film “Un vizio di famiglia” di Sébastien Marnier – Recensione

LA SCHEDA DEL FILM “UN VIZIO DI FAMIGLIA” (L’origine du mal)

Regista: Sébastien Marnier – Cast: Laure Calamy, Suzanne Clément, Doria Tillier, Jacques Weber, Dominique Blanc, Naidra Ayadi, Clotilde Mollet, Céleste Brunnquell, Véronique Ruggia Saura – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: Francia – Scenaggiatura: Sébastien Marnier – Fotografia: Romain Carcanade – Durata: 2h 5 min – Distribuzione: I Wonder Pictures e Unipol Biografilm Collection – Data di uscita: 4 Gennaio 2023 – Il sito ufficiale del film “Un vizio di famiglia”

Trama: Un vizio di famiglia, il film diretto da Sébastien Marnier, racconta la storia di Stéphane, una donna umile e modesta, senza alcuna pretesa, che lavora come operaia. Un giorno senza nessun preavviso nella sua vita irrompe il padre, una figura che la donna non hai mai conosciuto. Serge è un uomo molto ricco che vive in una lussuosa villa in riva al mare, insieme a quattro donne: la sua stravagante moglie, la loro figlia ambiziosa, a sua volta madre di un’adolescente ribelle, e la loro inquietante cameriera

UN VIZIO DI FAMIGLIA – TRAILER

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