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Il grande giorno Recensione Poster

giunto alla settima collaborazione con il trio che – durante il sodalizio con il regista – ha dato decisamente il meglio di sè. L’incipit è molto lineare: Giovanni e Giacomo, soci di un mobilificio e (più o meno) amici da 30 anni, sono alle prese con gli ultimi ritocchi dell’organizzazione del lussuoso matrimonio dei loro giovani figli, Elio e Caterina, che si svolgerà nell’arco di tre giorni nella sfarzosa cornice di una grande villa sul lago di Como. I preparativi – salvo qualche imprevisto – procedono per il meglio, quando l’arrivo dell’esuberante Aldo, nuovo compagno dell’ex moglie di Giovanni, darà il via ad una serie di eventi grotteschi e rivelazioni “scomode”. Nonostante una buona sceneggiatura (soprattutto nella seconda parte) e la riconferma di gran parte del cast (tra cui Lucia Mascino, Francesco Brandi e Pietro Ragusa), “Il Grande Giorno” è un passo indietro rispetto al lavoro precedente, complice una caratterizzazione dei personaggi un pò troppo stereotipata e una serie di gag scontate che raramente strappano un sorriso. Sia ben chiaro che Aldo, Giovanni e Giacomo recitano sempre i loro personaggi della vita e va bene, li abbiamo adorati e li adoreremo sempre anche per questo, ma qui sembra che svolgano il compitino senza particolari “fiammate”, penalizzati forse dalla mancanza di una spalla comica di spicco come – ad esempio – lo è stata Maria Di Biase in “Odio l’Estate”. Interessante il risvolto malinconico che prende la storia nella seconda parte, con alcuni spunti interessanti che fanno anche riflettere, ma alcuni aspetti andavano decisamente più curati, in primis la narrazione del contesto giovanile dei 2 sposini (con relativi amici/amiche) che appare forzata e un po’ superficiale. Per carità, qualche risata qua e là c’è e la regia è comunque di qualità, siamo sempre ad un livello superiore rispetto al mediocre “Fuga da Reuma Park” o al catastrofico “Il Cosmo sul Comò”, ma probabilmente – della succitata collaborazione trio/regista dei 7 film – ci troviamo di fronte al prodotto più fiacco . In conclusione “Il Grande Giorno” è un film senza infamia e senza lode, consigliato ai fan del trio o a chi vuole passare un’ora e mezzo con una commedia gradevole senza aspettarsi qualcosa di troppo impegnativo. (La recensione del film “Il Grande Giorno” è di Federico Reforgiato)