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I migliori giorni Recensione Poster

Valentino? L’8 Marzo è solo l’ennesimo giorno per fingere di rispettare le donne? In quattro episodi Edoardo Leo e Massimiliano Bruno, creatori e registi del film, ci presentano quattro giorni di festa, quattro situazioni dai tratti divertenti ma con un risvolto decisamente amaro. Stefania (Anna Foglietta) è la prima protagonista, una politica in ascesa che invita alla cena di Natale in famiglia anche il Segretario del suo partito, Attilio (Pietro De Silva) per ingraziarselo in vista di nuove candidature. La famiglia di Stefania è composta dai suoi due fratelli, Alessandro (Edoardo Leo) e Luca (Massimiliano Bruno) da sempre in lotta e che in questo momento, in piena ondata Covid-19, danno il meglio – o dovremmo dire il peggio – di loro stessi schierandosi in barricate opposte, costantemente con il coltello tra i denti. Con il secondo episodio ci ritroviamo al 31 Dicembre con Bruno Amenta (Max Tortora), un imprenditore che per ripulire la sua immagine organizza di passare parte della serata in una mensa per senzatetto. Non si aspetta però di ritrovarsi davanti una giornalista che vuole a tutti i costi smascherarlo e un suo ex fedelissimo dipendente Alberto (Paolo Calabresi), ingiustamente licenziato, lasciato in mezzo alla strada la cui sete di vendetta è più potente di quello che lui possa sospettare. L’atmosfera cambia completamente con l’entrata in scena della coppia Valentina Lodovini e Luca Argentero nei panni di Sonia e Gianni, sposati da 25 anni che continuano per inerzia ad andare avanti e quindi festeggiare l’ennesimo San Valentino solo perché è diventata una tradizione. Ad inserirsi però nella coppia sono Daniela (Greta Scarano) e Clarissa (Maria Chiara Centorami) che, in uno stretto intreccio, porteranno alla luce le tante ipocrisie che circondano sposi ed amanti, in modo particolare in questo giorno. Nell’ultimo episodio arriviamo ad incontrare Claudia Gerini nelle vesti di Margherita, una famosa conduttrice televisiva messa alle strette dai suoi colleghi uomini per salvare la faccia dopo uno spiacevole servizio andato in onda il giorno prima: tutto questo accade, per aggiungere il tocco in più di ipocrisia, l’8 Marzo. Tutte le situazioni che ritroviamo sullo schermo ci fanno ridere per gran parte del tempo, ci fanno pensare a qualcosa che sicuramente abbiamo vissuto o che abbiamo ascoltato in qualche racconto di amici. Ma tutti nel finale ci lasciano l’amaro in bocca proprio perché più reali di quello che crediamo. L’armonia e la bravura degli attori è innegabile – dai più giovani ai più navigati – e questo non fa che evidenziare ancora di più l’intento dei registi. In sostanza non fatevi ingannare dal titolo, non vi ritroverete davanti alla solita commedia all’italiana nella quale, dopo qualche secondo, avete già capito dove andrà a parare la storia. E magari i vostri buoni propositi per il 2023 prenderanno tutta un’altra piega! (La recensione del film “I migliori giorni” è di Rachele Di Paolo)