The Son Recensione. La recensione del film “The Son” di Mirko Nottoli. Dopo The father, The son. Father che è anche son e son che è father a sua volta. Ma i punti di contatto tra le due pellicole finiscono qui se si esclude la presenza in entrambe di Anthony
Hopkins e una visione della vita che a definirla pessimista vuol dire essere ottimisti. Tratto, come The father, da una pièce teatrale scritta dallo stesso Florian Zeller, ultima parte di una trilogia comprendente anche The mother (chissà se la vedremo mai al cinema), The son è un drammone esistenziale gravoso troppo gravoso così gravoso da non lasciare adito a discussioni, a riflessioni, a dibattiti. Era lo stesso anche per The father ma là la forma che occhieggiava al thriller costituiva il quid che lo rendeva appetibile e intrigante. The son invece è radicale nella sua totale mancanza di vie d’uscita, eccessivamente didascalico, forse, nel volersi rappresentare come un abisso nero e inesplicabile, dove anche le recriminazioni, le nostalgie, i ripensamenti sembrano infrangersi contro l’ineluttabilità del fato la cui traiettoria non può essere deviata da nessun se e nessun ma. Ci possiamo illudere che le nostre scelte abbiano una qualche incidenza sull’andamento delle nostre vite, ci possiamo illudere colpevolizzando qualcun altro per le nostre debolezze o le nostre inadeguatezze, la verità è che la riprova non l’avremo mai, l’alternativa, la sliding door è solo una chimera a cui ci aggrappiamo, come ad una giustificazione priva di fondamento tuttavia. Zeller ci prova inizialmente anche qui a giocare la carta del mistery/thriller ma l’inganno non può protrarsi a lungo non fosse altro perchè in un thriller c’è sempre un colpevole mentre qui di colpevoli pare non essercene. Scrive Kundera: “Non esiste alcun modo di stabilire quale decisione sia la migliore, perché non esiste alcun termine di paragone. L’uomo vive ogni cosa subito per la prima volta, senza preparazioni. Come un attore che entra in scena senza aver mai provato. Ma che valore può avere la vita se la prima prova è già la vita stessa? […] Quello che avviene soltanto una volta è come se non fosse mai avvenuto. Se l’uomo può vivere una sola vita, è come se non vivesse affatto”. Se una consapevolezza però The son, magnificamente interpretato da un cast di attori affiatatissimo composto da Hugh Jackman, Laura Dern e Vanessa Kirby, ci lascia, è che tutto quello che facciamo probabilmente non lo possiamo evitare, tuttavia lascia degli strascichi, provoca delle reazioni, ha delle conseguenze. Non si può restare impuniti. Quello che si dice ossia che la vita è nostra e che dobbiamo pensare innanzitutto a noi stessi, al raggiungimento della nostra felicità forse è vero ma se si ha cuore, umanità, sentimento, come si può essere felici se la nostra felicità è la causa dell’afflizione di chi ci vuole bene? (La recensione del film “The Son” è di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “THE SON” (The Son)
Regista: Florian Zeller – Cast: Hugh Jackman, Laura Dern, Vanessa Kirby, Zen McGrath, Hugh Quarshie, Anthony Hopkins, Danielle Lewis, William Hope, Shin-Fei Chen, Isaura Barbé-Brown, Erick Hayden, Rachel Handshaw – Genere: Drammatico – Anno: 2022 – Paese: USA, Francia, Gran Bretagna – Fotografia: Ben Smithard – Sceneggiatura: Christopher Hampton, Florian Zeller – Durata: 2h 3 min – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 9 Febbraio 2023 – Il sito ufficiale del film “The Son”
Trama: The Son, il film diretto da Florian Zeller, racconta la storia di Nicholas (Zen McGrath), che due anni dopo il divorzio dei genitori, ancora diciassettenne, decide che non ne può più di vivere con sua madre. Il ragazzo ormai è affetto da un costante male di vivere, che riesce a placare solo rifugiandosi nei ricordi d’infanzia, il periodo finora più felice della sua esistenza. È così che sua madre Kate (Laura Dern) decide di lasciarlo al padre, Peter (Hugh Jackman), che nel frattempo si è rifatto una famiglia insieme alla sua nuova partner...
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