Women talking Recensione. La recensione del film “Women Talking” di Claudio Montatori. Spaventa un po’ sapere che quello che si racconta in questo film è successo veramente, non nei secoli bui delle invasioni barbariche o alla corte del conte Dracula, è successo in Bolivia tra il
2005 e il 2013, l’altro ieri, nella comunità mennonita di Manitoba. I mennoniti sono estremisti cristiani che rifiutano la modernità, non usano l’elettricità, non fanno studiare le donne che dunque vengono trattate come esseri inferiori, ad uso e consumo dei maschi. È successo che a Manitoba alcuni uomini, molti uomini, avessero preso l’abitudine di drogare alcune donne, molte donne, con uno spray anestetico per mucche mentre dormivano. Poi le violentavano. A turno, ed erano mariti, fratelli, amici. Le malcapitate che erano andate a dormire con i loro pigiami o camice da notte in perfetto ordine si risvegliavano al mattino con gli indumenti lacerati, piene di lividi, sanguinanti e con tracce di sperma. Non ricordavano nulla, lo spray funzionava alla perfezione. Veniva fatto credere loro che tutto era dovuto all’azione del demonio. Finché uno dei violentatori non fu beccato sul fatto e costretto a fare i nomi dei suoi complici. Questa aberrante vicenda è stata narrata sotto forma di romanzo, “ Women Talking” appunto, dalla scrittrice canadese Miriam Toews, anche lei fuggita da una comunità mennonita di Winnipeg, che ora firma la sceneggiatura, insieme alla regista Sarah Polley, dell’omonimo film ora nelle sale italiane e candidato ai prossimi premi Oscar. I fatti raccontati finora non sono però nelle immagini del film, se non per qualche fugace flashback, quello che la regista racconta è il dibattito tra alcune delle donne violentate, dibattito che avviene all’interno di un fienile dove le protagoniste si riuniscono per decidere cosa fare quando gli uomini, che nel frattempo sono stati processati, torneranno nella comunità. Restare e perdonare? Andarsene? E dove? La loro forzata ignoranza arriva al punto di non conoscere neppure il territorio in cui vivono. L’impianto teatrale del film rimanda alla tragedia greca, nei racconti delle protagoniste si sente l’eco delle lamentazioni di “Le Troiane” e la rabbia di “Medea” e in questo sta la forza del film ma anche il suo limite. Se da un lato un tale impianto offre alle attrici l’occasione di una recitazione davvero mirabile, tutte, nessuna esclusa, bravissime, e in rappresentanza di tutte va citata Rooney Mara che nel film è Ona che in seguito allo stupro è rimasta incinta e ha un’intesa sentimentale con l’unico uomo degno del villaggio, August (Ben Wishaw), chiamato a redigere i verbali delle riunioni. D’altro canto una tale impostazione, basata sui dialoghi fatti di tante, troppe parole, di un’ambientazione scenica quasi tutta all’interno del fienile, della fotografia di Luc Montpellier dai colori cupi utili a sottolineare la gravità del racconto, finisce per risultare pesante. Resta comunque un film forte, un apologo sul potere patriarcale dove la complicità di una religione fuori dal tempo serve a nascondere e favorire ogni sopruso. Fatte le doverose differenze, non si può non pensare a ciò che avviene alle donne in Iran e più in generale nei paesi governati da regimi confessionali. (La recensione del film “Women Talking” è di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “WOMEN TALKING” (Women Talking)
Regista: Sarah Polley – Cast: Rooney Mara, Frances McDormand, Judith Ivey, Emily Mitchell, Kate Hallett, Liv McNeil, Claire Foy, Sheila McCarthy, Jessie Buckley, Michelle McLeod, Kira Guloien, Shayla Brown, Vivien Endicott Douglas – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: USA – Fotografia: Luc Montpellier – Sceneggiatura: Sarah Polley, Miriam Toews – Durata: 1h 44 min – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 8 Marzo 2023 – Il sito ufficiale del film “Women Talking”
Trama: Women Talking – Il diritto di scegliere, il film diretto da Sarah Polley, è tratto dall’omonimo romanzo di Miriam Toews.
Un gruppo di donne che appartiene a una comunità religiosa isolata e rigida, subisce ogni tipo di sopruso, maltrattamento e violenza sessuale da parte dei loro uomini. Queste donne si troveranno un giorno a dover fare una scelta decisiva: non fare niente, restare e combattere o andare via. La scelta più importante della loro vita. Dovranno però confrontarsi con l’ostacolo più grande, la loro profonda Fede. Ma il bisogno di giustizia e di non subire e non far subire alle proprie figlie tutta quella violenza, le aiuteranno a reagire e affrontare la lotta…
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