Amusia Recensione. La recensione del film “Amusia” di Rita Ricucci. Dal 27 aprile in sala, Amusia, il film drammatico di Marescotti Ruspoli. Livia, Carlotta Gamba, è affetta da Amusia, una patologia neuropsicologica che da poco tempo è stata riconosciuta tale.
Amusia è l’assenza di sensibilità al suono, alla musica, per questo, al solo accenno musicale, la mente si contorce fino a creare rumori distorti che inquietano il soggetto. Livia ha passato tutta l’infanzia sotto l’insistenza del padre, un compositore, ad ascoltare i vinili delle più celebri voci, affinché potesse guarire da quella “disabilità” che faceva risultare la soavità grave di Nina Simone una musica distorta alle sue orecchie. Presa dallo sconforto, rattristata dalla sua condizione, Livia si allontana da casa e per la notte si ferma al motel Amour dove al desk c’è Lucio, Giampiero De Concilio, un ragazzo educato e gentile che l’accoglie stupito e incuriosito.
Il film di Ruspoli cucina a fuoco lento la tematica principale del film: la solitudine dei protagonisti e il vuoto lasciato dalla famiglia. Per Livia, l’eco del conflitto tra la madre, un’elegante Fany Ardant, e il padre, Adriano Chiaramida, esplode alla festa per il suo compleanno: il padre, gettata la spugna, le regala una scatola di tappi per le orecchie: “contro i rumori della vita moderna”. La madre, quanto Livia, pur essendo irritata dal gesto, è incapace di prendere una posizione. Quando raggiunge il motel Amour, chiede una camera. Amour, però, è un motel a ore, dove coppie di ogni genere, amanti, consumano la loro passione e i loro desideri, in segreto. L’educazione di Lucio nell’accoglienza degli ospiti, la sua riservatezza, la sua mitezza, sfiorano l’irritabilità di Livia. Il mattino seguente, per i due giovani è, comunque, un giorno nuovo. La distonia che Rusponi presenta, dunque, è quella di mondi solitari che si incontrano per caso, come lancette di un orologio che, nel loro ciclo, si sovrappongono solo in particolari tempi. Il rapporto psichedelico dei due ragazzi è descritto attraverso una scenografia, quella di Monica Sallustio, e la fotografia di Luca Bigazzi, che esaltano la distanza dei loro mondi: il corridoio del motel è, infatti, come quello del cimitero dove sono stati sepolti, con i suoi genitori, anche gli umori di Lucio; il disordine sonoro della mente di Livia, invece, è dato dalla sepoltura di abiti, uno sull’altro che la stessa giovane indossa. Tra la “diversa” Livia e il “cupido moderno” Lucio nasce una nuova melodia sulle cui note si espande, lento, l’incontro di due anime simili. Amusia ha il suono di un sogno pronto ad essere sognato e realizzato. Lucio imprime le sue orme sulla strada di Livia che, fiduciosa, ricalca con i suoi passi. Marescotti Rusponi centra il film sull’estetica delle immagini che restituiscono la metafisica di un amore semplice e bisognoso di essere vissuto contro l’elaborazione di una distanza insormontabile dai legami famigliari. Allora, gli spazi squadrati, bui, del motel Amour e della casa di Lucio, su quale sovrasta l’insegna “Sogni”, vengono sostituiti dall’ampiezza della spiaggia invernale e dal silenzioso scorrere dell’acqua nel Delta del Po’. (La recensione del film “Amusia” è di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “AMUSIA” (Amusia)
Regista: Marescotti Ruspoli – Cast: Carlotta Gamba, Giampiero De Concilio, Maurizio Lombardi, Fanny Ardant, Adriano Chiaramida – Genere: Sentimentale – Anno: 2022 – Paese: Italia – Fotografia: Luca Bigazzi – Montaggio: Gianluca Scarpa – Durata: 1h 31 min – Distribuzione: 102 Distribution – Data di uscita: 27 Aprile 2023 – Il sito ufficiale del film “Amusia”
Trama: Amusia, il film diretto da Marescotti Ruspoli, prende il suo titolo dalla parola greca “a-musia”, ovvero “mancanza di armonia”, una malattia cerebrale che impedisce a chi ne soffre di comprendere, eseguire e apprezzare la musica. Questa subisce una distorsione sonora, provocando un disturbo uditivo. Il film affronta la patologia in maniera sottile: attraverso una storia d’amore tra una ragazza che “scappa” dalla musica e un ragazzo che “sopravvive” grazie alla musica…
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