UDINE – Il Far East Film Festival 25 si chiude, dopo nove intensissime giornate, sotto il segno del grande Zhang Yimou: è di scena la World Festival Premiere di Full River Red, il suo ultimo capolavoro! Un sofisticato kolossal in costume, ambientato durante la dinastia cinese Song, che mescola mistero, umorismo e azione. La matrice è letteraria (il film è ispirato a un famoso
testo poetico e patriottico, da cui prende il titolo), i dialoghi sono veloci e pungenti, la colonna sonora techno-rock gioca di contrappunto con le sequenze girate nelle viuzze degli antichi villaggi. Insomma: stiamo parlando di Zhang Yimou! Corre l’anno 1146 e una ribellione fermenta nel popolo Jin contro l’Imperatore, che convoca una delegazione dei ribelli ad un incontro con il primo ministro Qin Hui. Ma due ore prima del cruciale incontro il rappresentante dei Jin viene assassinato e la lettera che portava per l’Imperatore viene trafugata… Full River Red, tanto emozionante quanto spettacolare, è difficilmente classificabile in termini di genere: sembra racchiudere elementi di tutti i film diretti da Zhang Yimou e gli spettatori potranno divertirsi a individuarli!
Se la Closing Night farà calare il sipario del FEFF 25 con l’annuncio dei vincitori degli Audience Awards 2023 (allo scoccare della mezzanotte, come tradizione), anche l’ultima giornata offrirà una serie di appuntamenti davvero imperdibili: dal primissimo Tora-san di Yamada Yoji, scelto personalmente dal Gelso d’Oro Baisho Chieko per il pubblico fareastiano, alla prima italiana del potente documentario Aum: the Cult at the End of the World di Ben Braun e Yanagimoto Chiaki (ricordate l’orrendo attentato alla metropolitana di Tokyo?), dal restauro di A Moment of Romance di Benny Chan (cuore e azione con un giovane Andy Lau!) fino all’anteprima mondiale di Everyphone Everyday di Amos Why. Un’acuta e tragicomica riflessione sul l’uso e l’abuso dello smartphone con tutto ciò che ne consegue.. se lo dimentichi a casa prima di iniziare la giornata!
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