– THE FLASH | film | recensione


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The Flash Recensione. La recensione del film “The Flash” di Mirko Nottoli. Chi scrive ha cominciato ad andare al cinema un sabato pomeriggio nell’autunno del 1989. Non era la prima volta che andavo al cinema ma fu quella

The Flash Recensione Poster

The Flash Recensione Poster

la prima dopo la quale ho cominciato ad andare al cinema regolarmente, un paio di volte alla settimana ancora oggi dopo più di 30 anni. Era la prima volta che andavo al cinema scientemente, per una mia scelta e non perchè portato dai genitori per semplice passatempo. Era anche la prima volta che andavo al cinema in centro a Bologna, mi accompagnava mio zio, al cinema Nuovo Nosadella di via Nosadella. Oggi mio zio non c’è più e non c’è più nemmeno il Nosadella (o meglio, il cinema Nuovo Nosadella c’è ancora ma non è più lì, si è trasferito altrove, non è più Nuovo e non è più in via Nosadella). Ricordo esattamente come fosse oggi quel pomeriggio, la hall della sala, la vetrina piena di gadget (mio zio mi comprò una spilla), i manifesti fuori, l’ingresso a film regolarmente iniziato (dopo però l’abbiamo rivisto tutto, daccapo). Quel film era Batman, di Tim Burton. Per quelli come me, l’unico vero Batman tuttora esistente. Fu una folgorazione, il film mi segnò e mi affascinò al punto che da allora ho continuato ad andare al cinema probabilmente per cercare ogni volta di rivivere quell’emozione. Per quelli come me, insomma, rivedere Micheal Keaton nei panni di Batman – e non un Batman qualunque bensì quel Batman, con quel costume (il film riesce anche ad ironizzare sul fatto di non poter muovere il collo) e quella caverna, con quella batmobile (la più bella di tutte le batmobili) e il tema musicale di Danny Elfman in sottofondo – è una speranza che dura da oltre trent’anni, e solo per questo non possiamo che essere profondamente grati ad Andy Muschietti (che avvera così anche la predizione di Birdman in cui l’alter ego immaginario di Keaton gli intimava di rimettersi il costume). Muschietti però non è Tim Burton. Nemmeno Tim Burton è più Tim Burton. Fatto sta che, sarà perchè immaginavamo un’entrata più trionfale, sarà che la vicenda alla fine risulta conclusa in se stessa e ben poco risolutiva, sarà che, sì, Bruce Wayne è invecchiato mentre Batman sembra addirittura più forte e veloce di prima, saranno state le aspettative troppo elevate, sarà quel che sarà, fatto sta che la magia, purtroppo, non si è ripetuta. Ci abbiamo sperato. Parte bene The Flash. Il personaggio c’è, era quello emerso meglio dal guazzabuglio della Justice League, Ezra Miller è perfetto, comico ma anche drammatico e profondo quando occorre, e Andy Muschietti, che già avevamo apprezzato per IT, almeno all’inizio sembra aver trovato il punto di equilibrio tra la fisica e la metafisica, tra il mondo terreno, terragno, e l’ultraterreno, tra esigenze di realismo ed effetti visivi atti a riprodurre sfere sovrannaturali. In tutta la prima, lunga, sequenza, pur facendo largo uso del digitale (non si potrebbe altrimenti mostrare uno che si muove alla velocità della luce), riesce a far percepire il peso dei corpi, la ruvidezza e l’attrito della materia, la consitenza dei colpi. Poi però sbanda, in due direzioni, una narrativa ed una formale, che sono in realtà una la conseguenza dell’altra. Sbanda quando va ad infilarsi nel multiverso e lì come il protagonista anche il film sembra non riuscire più ad uscire e sbanda quando infilandosi nel multiverso, tra continui andirivieni temporali, pianeti di altre dimensioni che si scontrano ed esplodono, realtà alternative e linee temporali spezzate, deve ricorrere ad un bagaglio di effetti speciale e CGI soverchiante e ottundente. Solo quando si torna con i piedi per terra, fuor di metafora, The Flash torna a parlare la lingua del cinema e Muschietti può mostrare la sua capacità nel tessere trame che leghino sentimenti umanissimi fatti di scelte dolorose e dolorose rinunce. Se l’ultimo Spiderman, tra il salvare il mondo e il salvare la vita della persona più cara, sceglie entrambe le cose, The Flash ci dice che non si può, che è un’utopia, che ci sono errori a cui non si può rimediare. No, non tutto è da buttare nel film di Muschietti. Ci resterà il bel colpo di scena finale, alcune chicche come il Superman di Nicolas Cage, il Superman che mai abbiamo visto e che mai probabilmente vedremo, Meribel Verdù che avevamo perso dai tempi di Y tu mama tambien ed è ancora splendida, ma soprattutto ci rimarrà Flash che dice a Batman/Keaton: “possiamo riportarti indietro nel tempo”, e lui che risponde:”tranquilli, lo avete già fatto”. Beh sì, solo questo vale il prezzo del biglietto. (La recensione del film “The Flash” è di Mirko Nottoli)

Una scena del film “The Flash” di Andy Muschietti – Recensione Analisi critica

LA SCHEDA DEL FILM “THE FLASH” (The Flash)

Regista: Andy Muschietti – Cast: Ezra Miller, Michael Keaton, Ben Affleck, Michael Shannon, Kiersey Clemons, Ron Livingston, Sasha Calle, Antje Traue, Temuera Morrison, Saoirse-Monica Jackson, Maribel Verdú, Rudy Mancuso – Genere: Azione – Anno: 2023 – Paese: USA – Fotografia: Henry Braham – Sceneggiatura: Christina Hodson – Durata: 2h 24 min – Distribuzione: Warner Bros. Pictures – Data di uscita: 15 Giugno 2023 – Il sito ufficiale del film “The Flash”

Trama: The Flash, film diretto da Andy Muschietti, vede Barry Allen aka The Flash (Ezra Miller), il supereroe della DC Comics dotato di una velocità supersonica, usare i suoi poteri per viaggiare nel tempo e tornare indietro, deciso a cambiare il passato. Il motivo dietro questa mossa azzardata è quello di salvare sua madre, ma la sua presenza nel passato cambia di conseguenza il futuro…

THE FLASH – TRAILER

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