Houria Recensione. La recensione del film “Houria” di Claudio Montatori. È una giovane ballerina di Algeri Houria, si prepara per il suo esordio ne “Il Lago dei Cigni” e la sera va a scommettere un po’ di soldi nelle lotte
clandestine degli arieti perché vuole comprare una macchina a sua madre. Quando in seguito a un violento tentativo di rapina si risveglia in ospedale scopre che non potrà più ballare e che a causa del trauma subito ha perso la voce. Sarà la sua capacità di reagire e l’aiuto di un gruppo di donne che come lei hanno subito violenze anche peggiori, a portarla sulla strada del riscatto.
La regista Monia Meddour aveva esordito nel 2020 con il suo primo lungometraggio “Papicha” (in Italia, chissà perché, il titolo era “Non Conosci Papicha”) che ebbe meritati riconoscimenti a Cannes e ai Cesar. Raccontava della difficoltà di emancipazione di giovani donne algerine alla fine degli anni novanta, quando, dopo circa un decennio di violenze, i residui dell’islamismo radicale ancora ostacolavano la ricerca di libertà e di autodeterminazione di Nadjma (Papicha è il soprannome, che significa più o meno “fricchettona”). Ai giorni nostri, a vent’anni dalla fine della guerra civile l’Algeria non ha ancora trovato un equilibrio stabile e l’emancipazione femminile non è ancora raggiunta, così Papicha torna nelle vesti di Houria con la stessa voglia di resistere e lottare contro la violenza e la sopraffazione. Anche l’attrice è la stessa, Lyna Koudri, più matura ma con immutate le capacità espressive che l’avevano segnalata nel precedente film. Sebbene sia una vicenda tutta al femminile, risalta il contrasto tra la forza e la determinazione di Houria e delle sue amiche, la loro capacità di reinventarsi una vita, la loro solarità nonostante tutto, e il mondo cupo e rinunciatario dei giovani maschi che di giorno maledicono le donne il tempo ed il governo e la sera litigano testa contro testa, proprio come le lotte degli arieti di cui organizzano le scommesse. Monia Meddour ci parla dell’Algeria di oggi, ma i temi che tratta sono comuni, in diverse misure, un po’ in tutto il mondo dove non mancano maschilismo e violenza sulle donne, speranze represse e voglia di fuggire da un mondo che opprime, a costo di rischiare la vita in un barcone di migranti, come accade all’amica del cuore di Houria. Davvero un buon film questa seconda regia di Monia Meddour che ne conferma la capacità di raccontare e affascinare con temi così complessi. (La recensione del film “Houria” è di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “HOURIA” (Houria)
Regista: Mounia Meddour – Cast: Lyna Khoudri, Rachida Brakni, Salim Kissari, Amira Hilda Douaouda, Marwan Zeghbib – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Algeria – Fotografia: Léo Lefèvre – Sceneggiatura: Mounia Meddour – Durata: 1h 44 min – Distribuzione: I Wonder Pictures – Data di uscita: 21 Giugno 2023 – Il sito ufficiale del film “Houria”
Trama: Houria, il film diretto da Mounia Meddour, racconta la storia di una giovane donna di nome Houria, grande appassionata di danza classica. La ragazza vive un’esperienza traumatica, dalla quale esce con gravi menomazioni fisiche. La giovane, però, si rialza, nonostante le ferite, grazie anche ad altre donne, che hanno vissuto situazioni simili alla sua…
Lascia un Commento