C’era una volta il cyberpunk… e oggi? La breve e dirompente parentesi del cyberpunk, a cavallo tra anni 80 e 90, si è presentata sotto forme diverse: letteratura, cinema, fumetti, attivismo controculturale, musica, tecnologia, filosofia. Da Neuromante di William Gibson a Matrix, passando per il Giappone di Tsukamoto,
Otomo e Oshii, Bruce Sterling e Ranxerox, Max Headroom e Hackerino, la Mutoid Waste Company e la musica industrial, l’etica hacker e gli ibridi uomo-macchina, un universo trasversale che rifletteva le ansie legate all’avanzata capitalistica delle grandi corporation e alla diffusione delle tecnologie informatiche e robotiche.
La ventitresima edizione del TOHorror Fantastic Film Fest, a Torino dal 17 al 22 ottobre 2023, renderà omaggio a quello che spesso è ridotto a un semplice sottogenere della fantascienza ormai fuori moda, ma che è stato e continua a essere molto di più e dedicherà uno spazio speciale a ciò che è stato ed è oggi il cyberpunk, con incontri letterari e fumettistici a tema e un tributo cinematografico ad alcune pietre miliari del genere: verranno proiettati titoli essenziali come Decoder di Muscha, Tetsuo: the Iron Man e Tetsuo: Body Hammer di Shinya Tsukamoto e Hardware di Richard Stanley (quest’ultimo in versione director’s cut in pellicola 35 mm).
“Se è quasi impossibile riassumere in una sola definizione il cyberpunk – dice Massimiliano Supporta, direttore artistico del Festival – non è difficile trovare tracce delle prospettive di quel movimento spontaneo sia nella fiction fantascientifica sia nei sistemi politici, economici e sociali contemporanei. Questioni e istanze sollevate allora sono determinanti oggi più che mai. La 23esima edizione del TOHFF vuole celebrare chi aveva individuato nel proprio presente gli embrioni del nostro”.
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