Normale Recensione. La recensione del film “Normale” a cura di Rita Ricucci. Normale è il nuovo film di Oliver Babinet, Miglior Film al Giffoni Festival, ispirato al romanzo di David Greig “The Monster in the Hall”. Lucie, orfana di
madre, vive con il padre affetto da sclerosi multipla e perciò costretta ad occuparsi di lui, della casa e dell’economia famigliare per evitare di essere segnalati ai servizi sociali. Lucie frequenta la scuola e lavora in un pub mentre le notti diventano il suo tempo per sognare una sé diversa, forte, capace di affrontare ogni pericolo, sola e libera da tutto e tutti. Etienne è il compagno di scuola del quale è attratta ma che, come lei, la ‘brutta’ della classe, è oggetto di scherno e bullismo da parte dei compagni che lo definiscono ‘gay’ nella sua accezione dispregiativa. Quando Etienne si avvicina a Lucie, però, è per chiederle un favore quasi imbarazzante, per sgominare le voci malefiche sul suo conto, mentre la scuola, dopo la segnalazione dell’insegnante, chiama un assistente sociale per prendere in carico Lucie che durante le lezioni, stanca, assonnata, per lo più dorme e, se sveglia, si scusa di non aver fatto i compiti con storie truculente che dimostrano una fantasia eccessiva o un malessere nascosto. Oliver Babinet per il suo film, prende spunto dalla sua permanenza in una scuola parigina dove ha svolto un progetto di cinema con i ragazzi, documentando così l’età più delicata di questi giovani adolescenti che non trovano uno spazio adeguato al proprio stare nel mondo. Combattuti tra ciò che sono per i loro pari e ciò che vorrebbero essere per sé stessi, vivono l’angoscia e l’ansia di una separazione dalla realtà che li travolge, molto spesso, in mondi fantastici inventati e, o sognati. Per questo Normale diventa un film che non ha a che vede con l’abituale, il consueto e l’ordinario come lascerebbe intendere il titolo. La brava Justine Lacroix, nei panni di Lucie, rende al personaggio la verità dell’apnea nella quale vive, i singulti del disagio giovanile nel quale si sente immersa, impossibilitata a vivere pienamente i suoi anni. Per questo, la sua vita è una corsa ad ostacoli. Il film diventa uno squarcio di realtà sul e del mondo adolescenziale e lo spettacolo teatrale della scuola diventa il pretesto perfetto per raccontare il sapore della realtà emotiva nella quale navigano le nuove generazioni: Etienne si trasforma in un anime giapponese e Babinet declina con astuzia e maestria la forma del sogno dei due ragazzi quando, lasciato il palco degli insulti nei confronti del ragazzo, i due si danno alla fuga come un Peter Pan con Wendy. Con Normale, Oliver Babinet offre un interessante spunto di riflessione su ciò che rendiamo Normale agli occhi dei giovanissimi e ciò che non è Normale per le generazioni di adulti, padri, madri e insegnanti, troppo spesso assenti, per molteplici motivi, nella loro vita. (La recensione del film “Normale” è a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “NORMALE” (Normale)
Regista: Olivier Babinet – Cast: Benoît Poelvoorde, Justine Lacroix, Joseph Rozé, Steve Tientcheu, Sofian Khammes, Saadia Bentaïeb, Geoffrey Carey, Mayline Dubois, Candice Bouchet – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Francia, Belgio – Fotografia: Boris Abaza, Jean-François Hensgens – Sceneggiatura: Olivier Babinet, Juliette Sales, Fabien Suarez – Durata: 1h 27 min – Distribuzione: No.Mad Entertainment – Data di uscita: 12 Ottobre 2023 – Il sito ufficiale del film “Normale” di Olivier Babinet
Trama: Normale, il film diretto da Olivier Babinet, ci racconta di Lucie (Justine Lacroix) una quindicenne rimasta sola con il padre dopo la morte della madre. William (Benoît Poelvoorde), il papà di Lucie è affetto da sclerosi multipla e si comporta come un adolescente, è anche per questo che Lucie deve crescere prima dei suoi coetanei e diventare un’adulta responsabile che pensa a mandare avanti la famiglia…
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