– Caro Maestro: il nuovo singolo targato The Gregari è uno struggente corto di animazione (News)


Più che un video musicale, un vero cortometraggio di animazione. “Caro Maestro” è il nuovo singolo targato The Gregari, la band romana che ha già firmato “L’amore ti fa velo” e “Occhi belli”, uscite nei mesi scorsi. Si trattava in quei casi di clip molto aderenti alla realtà del gruppo, ripreso in un’occasione in sala

d’incisione e nell’altra in una serata live. Per “Caro Maestro” si è voluta alzare l’asticella, grazie alla collaborazione con Rea Film, la giovane casa di produzione che si era fatta notare lo scorso anno con Borderless, vincitore del Silver Award – Music Video Milan Gold Awards.
Ne è uscito un racconto per immagini, musica e parole che paradossalmente, attraverso la libertà concessa dall’animazione, restituisce – molto meglio di come potrebbe fare una ricostruzione con attori – la narrazione di fatti reali, oltre che di sentimenti struggenti, e mette in scena persone vere, non personaggi, riprodotte in una versione “cartonata” e con un tratto volutamente naïf e un po’ fanciullesco. Merito di Davide Zaottini, autore e interprete del brano, ma anche del regista Nicolas Morganti Patrignani, di Gerardo Lamberti, che ha curato il montaggio e le animazioni, e di Riccardo Quacquarelli, che ha realizzato le illustrazioni.
Il rischio, in casi del genere, è che il video si “mangi” la canzone. Ma non è questo il caso: le immagini valorizzano un testo di immediata comprensione, ma che in realtà, riascoltando il brano più volte, ha dentro chiavi di lettura più complesse e sfumature che vanno oltre l’affettuoso ricordo di una persona, il “Caro Maestro” del titolo, venuta improvvisamente a mancare. C’è una leggerezza di fondo, nonostante si parli dell’elaborazione di un lutto, che le immagini coloratissime esaltano e che la musica restituisce a pieno. Una musica davvero particolare, che vive di momenti molto diversi: inizia con un arpeggio nudo di chitarra elettrica, che instilla un senso di inquietudine, e poi cresce gradualmente, innestando armonie inattese e poi esplodendo in un ritornello decisamente rock, che non resta però l’unica sorpresa di un tema ricco di idee. Sentire (e vedere) per credere.

CARO MAESTRO – THE GREGARI

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