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The Marvels Recensione Poster

l’universo Marvel è diventato un guazzabuglio senza più capo né coda, con personaggi sempre nuovi, nuovi eroi, nuovi cattivi, nuovi mondi, nuove minacce, che indiscriminatamente spuntano e svaniscono senza tenere conto di quanto successo in precedenza. Continuiamo a chiederci: gli Avengers che fine hanno fatto? E il multiverso? E gli Eternals? E Shang Chi? Arriverà un momento in cui tutte queste schegge impazzite convergeranno in un punto? Cominciamo a dubitarne. Capitan Marvel. Ne sentivamo il bisogno? Il personaggio già di per sé non brilla, per simpatia, originalità, utilità (che senso può avere un supereroe che può tutto?), qui però, non contenti, ce ne mettono ben tre, di Capitan Marvel. Un po’ action, un po’ comedy, non sappiamo deciderci se sono più noiose le parti action o se fanno meno ridere le parti comiche. Tra le cose peggiori di sicuro ci sono le faccette simpatiche e gli occhi sgranati di Brie Larson, classico caso di ubriacatura molesta da eccesso di celebrità, passata direttamente da interessante attrice indipendente a pseudo bellona insulsa. Non servono molto meglio la causa le altre due coprotagoniste, la nera sandrona, pardon curvy, Teyonah Parris, né la giovane ciarliera d’origine indiana interpretata da Iman Vellani, che in epoca di retorico perbenismo, guai se tutte le minoranze non siano rappresentate e valorizzate. Qui anche la villain è donna, assetata di vendetta, la vediamo all’inizio cercare e trovare un fantomatico bracciale quantico in grado di aprire squarci spazio-temporali…Vabbè. Ammettiamo che, sarà che non ci ricordiamo nulla del primo capitolo, sarà che non abbiamo visto la serie Ms. Marvel (eh, a tutto c’è un limite), sarà che la soglia dell’attenzione, se non adeguatamente sollecitata, tende a calare, sarà quello che volete ma per la maggior parte del film non capiamo niente di ciò di cui parlano mentre della restante parte ce ne frega forse ancor meno, anzi fatichiamo a capire perchè e che cosa ci dovrebbe importare. Per cosa combatte Capitan Marvel? Che cosa la minaccia? Qual è la posta in palio? Quale dissidio interiore la turba? Quale il suo cimento? Domande troppo pretenziose per un semplice blockbuster di puro intrattenimento? Non lo crediamo, perchè se non ci sono risposte a tali domande allora non c’è nemmeno intrattenimento. Ci sorprende solo constatare con quale rapidità alla Marvel stanno gettando alle ortiche tutto quanto di incredibilmente buono hanno costruito lungo più di un decennio, rischiando di fare la triste fine dei vituperati cugini DC.  (La recensione del film “The Marvels” è a cura di Mirko Nottoli)