Diabolik chi sei? Recensione. La recensione del film “Diabolik chi sei?” a cura di Mirko Nottoli. Diabolik ovvero delle occasioni sprecate. Ma come si fa ad avere l’opportunità di realizzare una trilogia su uno dei personaggi più iconici del fumetto italiano,
in un momento in cui i cinecomics dominano qualsiasi classifica da oltre 15 anni, e buttare tutto alle ortiche con un prodotto come quello offertoci dai Manetti Bros? Non uno, in verità, bensì tre, tre pellicole uscite tutte a ridosso una dell’altra, senza nemmeno lasciarle decantare, senza far montare l’attesa, senza sfruttare l’attesa per capire dove si era sbagliato, dove si poteva correggere il tiro, magari cogliendo le critiche, magari imparando dagli errori, tre pellicole verso cui l’interesse del pubblico è andato via via scemando in maniera direttamente proporzionale al valore che i singoli capitoli via via rivelavano, secondo un passaparola morto ancor prima di nascere. Diabolik chi sei?, terzo e fortunatamente ultimo capitolo della saga, è forse il peggiore dei tre e palesa ancora più degli altri il pressapochismo e la cialtroneria dei fratelli Manetti che dal loro primo apparire godono di un’immotivata aura autoriale data dai loro sbandierati riferimenti pop, vagamente “tarantiniani”, da b-movies di genere molto cinephile. Almeno sulla carta. Ma è sufficiente guardare una qualunque scena di una qualsiasi puntata di Coliandro per svelare il loro bluff. Tornando a Diabolik, non c’è un singolo fotogramma in Diabolik chi sei? a risultare credibile, non c’è un singolo comparto, dalla messa in scena alla direzione degli attori, dalla capacità di scrittura all’utilizzo delle musiche o degli effetti speciali, che non faccia sembrare il film una recita della parrocchia, che elevi il film al di sopra di una pantomima ideata da una quinta elementare per la festa di fine anno. Ma la cosa che fa più rabbia dei Manetti non è la mancanza di talento perchè quello ce l’hai o non ce l’hai (e loro non ce l’hanno), non ci si può fare molto, ma per girare una sparatoria decente, non una sparatoria che passi alla storia ma che sia solo decente, per girare un inseguimento che non sia quello del Braccio violento della legge ma sia solo un inseguimento un poco realistico, per scrivere una storia che non veda i due protagonisti rinchiusi in una cantina mentre una banda di presunti spietati criminali sta due giorni a chiedersi se ucciderli o meno, poi sì, decidono di ucciderli ma Diabolik è così astuto da convincere il suo assassino a sparargli a distanza ravvicinata e pertanto costui si avvicina, ebbene per fare tutto questo non ci vuole talento, basta un po’ di applicazione e un po’ di studio. E comunque, beffa delle beffe, se avessimo saputo che per scoprire il mistero che avvolge le vera identità di Diabolik era sufficiente chiederglielo, avremmo risparmiato fin da subito tempo e fatica. (La recensione del film “Diabolik chi sei?” è a cura di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “DIABOLIK CHI SEI?” (Diabolik chi sei?)
Regista: Antonio Manetti, Marco Manetti – Cast: Giacomo Gianniotti, Miriam Leone, Valerio Mastandrea, Monica Bellucci, Pier Giorgio Bellocchio, Chiara Martegiani, Massimiliano Rossi, Mario Sgueglia, Francesco Turbanti, Emanuele Linfatti – Genere: Giallo – Anno: 2023 – Paese: Italia – Fotografia: Francesca Amitrano – Sceneggiatura: Antonio Manetti, Marco Manetti, Michelangelo La Neve – Durata: 2h 4 min – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 30 Novembre 2023 – Il sito ufficiale del film “Diabolik chi sei?” di Antonio Manetti, Marco Manetti
Trama: Diabolik Chi sei?, diretto da Antonio e Marco Mainetti, è il terzo film sul re del terrore interpretato da Giacomo Gianniotti. Diabolik e la sua complice, nonché amante, Eva Kant (Miriam Leone) sono pronti a mettere in atto un nuovo ingegnoso piano, mentre l’ispettore Ginko (Valerio Mastandrea) cercherà ancora una volta di impedire alla coppia di portare a termine la loro missione e riuscire finalmente ad arrestarli…
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