Foglie al vento Recensione. La recensione del film “Foglie al vento” a cura di Tommaso Di Pierro. Ansa e Holappa sono due anime solitarie, fantasmi della società finlandese messi a dura prova da lavori precari che a stento assicurano loro di che vivere.
L’incontro tra i due sarà la luce che li condurrà fuori dalla miseria delle loro esistenze, soprattutto quella di Holappa, depresso e alcolizzato, una via di fuga da un mondo grigio, alienato e statico, dove tutto resta uguale e solo l’amore può venire in soccorso. Con Foglie al vento, Aki Kaurismaki chiude la quadrilogia dei perdenti cominciata nel 1986 con Ombre nel paradiso. Gli anni passano, ma nulla è mutato: le società di ogni epoca rimangano sempre frantumate lasciando indietro gli ultimi, i perdenti, quelli più bisognosi a cui la vita ha sempre dato poco. Se si conosce bene Kaurismaki una caratteristica della sua poetica è certa: dice sempre la verità sulla società che ha intorno, senza mezzi termini, non facendo sconti a nessuno. L’unico sconto del regista, anche verso il suo pubblico, è l’arte dell’ironia, sapientemente dosata durante i suoi film: un’ironia tragica che scatena risate amare, perché con Kaurismaki prima si ride e poi si riflette. Lo stesso accadeva con Charlie Chaplin, grande ispiratore del maestro finlandese, il cui Tempi moderni (1936) in questo film è omaggiato a più riprese, dalla tematica lavorativa, alla speranzosa scena finale che riproduce fedelmente quella del film di Charlot. Kaurismaki infatti ha il coraggio di mostrare la realtà per quella che è, offrendo però – almeno in quest’ultima parte della sua filmografia, da Miracolo a Le Havre (2011) in poi – una scappatoia, una speranza possibile a dispetto dell’ostilità che circonda il mondo o, banalmente, la società finlandese, microcosmo che si fa capanna del mondo intero. Un’ostilità che, marginalmente, fa la sua comparsa in questo film anche attraverso le notizie radiofoniche sul conflitto russo-ucraino, come a ricordare che in un mondo marcio e insanguinato solo un sincero atto d’amore può salvare sia noi stessi che il mondo intero. Pochi registi oggi sarebbero in grado di confezionare una storia d’amore che appassioni e faccia riflettere contemporaneamente sul nostro tessuto sociale e Kaurismaki ci riesce appieno con le armi del realismo e della satira, ma anche, e come sempre, con quella sottile aria di surrealismo straniante che tanto lo contraddistingue. (La recensione del film “Foglie al vento” è a cura di Tommaso Di Pierro)
LA SCHEDA DEL FILM “FOGLIE AL VENTO” (Kuolleet lehdet)
Regista: Aki Kaurismäki – Cast: Alma Pöysti, Jussi Vatanen, Alina Tomnikov, Sakari Kuosmanen, Janne Hyytiäinen, Martti Suosalo, Maria Heiskanen, Nuppu Koivu, Matti Onnismaa, Alma – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Finlandia, Germania – Fotografia: Timo Salminen – Sceneggiatura: Aki Kaurismäki – Durata: 1h 21 min – Distribuzione: Lucky Red in collaborazione con BIM distribuzionia – Data di uscita: 21 Dicembre 2023 – Il sito ufficiale del film “Foglie al vento” di Aki Kaurismäki
Trama: Foglie al Vento, il film diretto da Aki Kaurismäki, racconta le solitudini di Holappa e Ansa (Jussi Vatanen e Alma Pöysti), un uomo e una donna che si incontrano una notte a Helsinki. I due hanno vite difficili segnate dal disagio e dalla precarietà. Passano da un contratto di lavoro all’altro senza la minima garanzia sociale, e i problemi economici sono una preoccupazione quotidiana. Per svagarsi trascorrono le loro serate nei bar a ubriacarsi e cantare al karaoke, ed è proprio in una di queste occasioni che i loro destini si incrociano…
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