20.000 specie di api Recensione. La recensione del film “20.000 specie di api” a cura di Claudio Montatori. Quello che piace e insieme lascia insoddisfatti di questo piccolo film indipendente, opera prima della regista spagnola Estibaliz Urresola Solaguren,
è la delicatezza con cui tratta un argomento difficile da maneggiare come quello dell’identità di genere, specialmente se riguarda i turbamenti di un bambino di otto anni, Aitor soprannominato Cocò ma che vorrebbe essere Lucia. Ad interpretarlo sullo schermo è una bambina, Sofia Otero, una magnifica rivelazione che alla Berlinale 2023 ha meritato l’Orso d’Oro come miglior attrice protagonista. Ambientato in un villaggio della regione basca, al confine tra Spagna e Francia, dove Aito passa le vacanze con sua madre e suo fratello Eneko, ospiti della nonna, dove sua zia, è un’apicultrice come molti degli abitanti del paese che vivono della produzione di miele. Aito cerca risposte alle sue inquietudini, non vuole più neppure essere chiamato Cocò da suo fratello, cerca di capire chi è, cosa è. Sogna di essere la regina delle api a cui confida di volersi chiamare Lucia, insomma, la bambina che alberga in lui lotta per venir fuori e non sente ragioni. Così si crea un lieve contrasto con l’ambiente che lo circonda, che sebbene non ostile, non è ancora in grado di accettare il cambiamento, di superare convinzioni ataviche, rispondendo con superficialità alle domande e, per quanto tutti siano protettivi e pieni d’amore, risultano alla fine insufficienti. Non possono certo cercare di allontanarlo dalla sua natura, dovrebbero accettare che se sono possibili tante specie di api ci si può convincere che altri generi oltre al maschile e al femminile siano possibili. Ma il percorso che Aito deve affrontare per raggiungere Lucia è difficile e avrebbe bisogno di aiuto. Nonostante un lieve senso di insoddisfazione per come il tema viene trattato, alla fine il film, lo abbiamo detto, risulta affascinante, anche grazie alla bella fotografia di GIna Ferrer, è un po’ come alzarsi da tavola dopo aver gustato un buon piatto con in bocca il sapore che lascia un appetito non del tutto soddisfatto. (La recensione del film “20.000 specie di api” è a cura di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “20.000 SPECIE DI API” (20.000 especies de abejas)
Regista: Estibaliz Urresola Solaguren – Cast: Sofía Otero, Patricia López Arnaiz, Ane Gabarain, Itziar Lazkano, Sara Cozar, Miguel Garcés, Martxelo Rubio – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: Spagna – Fotografia: Gina Ferrer – Sceneggiatura: Estibaliz Urresola Solaguren – Durata: 2h 9 min – Distribuzione: ARTHOUSE, la label di I Wonder Pictures dedicata al cinema d’autore più innovativo, in collaborazione con Unipol Biografilm Collection – Data di uscita: 14 Dicembre 2023 – Il sito ufficiale del film “20.000 specie di api” di Estibaliz Urresola Solaguren
Trama: 20000 Specie di api, film diretto da Estibaliz Urresola Solaguren, racconta la storia di Lucía, una bambina di sei anni nata in un corpo maschile, che tutti chiamano Aitor. Lucía non vede l’ora che arrivino le vacanze estive, così da potersi lasciare alle spalle l’anno scolastico appena trascorso. Sua madre Ane, invece, si trova nel bel mezzo di una crisi che coinvolge sia la sfera professionale che sentimentale e decide di trasferirsi per l’estate a casa dei suoi genitori insieme ai suoi tre figli. Accanto ai nonni di Lucía vive anche la zia Lourdes, un’appassionata di apicoltura che produce miele…
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