The Holdovers Recensione. La recensione del film “The Holdovers” a cura di Claudio Montatori. Il regista Alexander Payne torna dopo vent’anni a collaborare con Paul Giamatti, già protagonista del suo Sideways, film molto apprezzato dal pubblico e dalla
critica. Tra i due film ci sono, se non proprio delle analogie, dei punti di contatto. Anche in Sideways Giamatti interpretava un insegnante, e l’umanità dei protagonisti si svelava durante un viaggio. In più, crediamo, che anche The Holdovers non mancherà il successo. Siamo nella regione del New England, nel Massachusetts, il professor Paul Hunham (Paul Giamatti) insegna Lettere classiche alla Barton Academy, una sorta di liceo privato, dove a causa della sua caustica misantropia riesce a stare sullo stomaco sia dei suoi allievi che dei colleghi insegnanti. Capita che durante le vacanze di Natale del 1970 sia destinato suo malgrado a restare nel collegio per organizzare le giornate degli studenti, che per vari motivi non potranno tornare a casa. Tra questi Angus Tully, che finirà per essere l’unico a restare nella scuola insieme al professore e alla cuoca Mery Lamb, sua madre è troppo impegnata con il suo nuovo compagno e si è resa irreperibile. Angus (l’esordiente Dominic Sessa) è uno studente intelligente e capace ma assai problematico e la convivenza forzata con il professore non promette giornate tranquille. Sarà grazie all’intercessione della cuoca Mery Lamb (Da’Vine Joy Randolph), una donna di colore che ha appena perso suo figlio sul fronte vietnamita, che il professor Hunham acconsentirà ad accompagnare Angus a Boston, un viaggio che permetterà loro di approfondire la conoscenza reciproca e apprezzare la profonda umanità di ciascuno. Una commedia molto equilibrata dove il regista sa dosare la parte comico-ironica con i risvolti drammatici, trattando temi universali, come l’inevitabile conflitto tra quelli che oggi vengono identificati come boomers e le giovani generazioni. Negli anni settanta quelle giovani generazioni contribuirono efficacemente a porre fine alla guerra nel Vietnam, la cui tragedia è qui rappresentata dal dolore espresso dalla cuoca di colore Mary, per la perdita del figlio in quella famigerata guerra. Per questa interpretazione Da’Vine Joy Randolph ha vinto il Golden Globe 2024 come migliore attrice non protagonista. E naturalmente c’è lui, Paul Giamatti, grande mattatore, anche lui premiato con i Golden Globe 2024 come miglior attore in un film comico o musical, la cui interpretazione come sempre efficace è anche generosa nel reggere il gioco all’esordiente Dominic Sessa, forse una promessa. Sembra di vedere (pregio ulteriore) un ottimo film degli anni settanta, anche per i colori che sembrano quelli delle pellicole di quel tempo, in un film girato invece in digitale. Uno dei tanti buoni motivi per correre al cinema per non perdere una delle migliori produzioni internazionali del 2023. (La recensione del film “The Holdovers” è a cura di Claudio Montatori)
LA SCHEDA DEL FILM “THE HOLDOVERS” (The Holdovers)
Regista: Alexander Payne – Cast: Paul Giamatti, Dominic Sessa, Da’Vine Joy Randolph, Carrie Preston, Gillian Vigman, Michael Provost, Brady Hepner, Colleen Clinton, Greg Chopoorian, Oscar Wahlberg, Tate Donovan, Dustin Tucker – Genere: Commedia – Anno: 2023 – Paese: Irlanda, Gran Bretagna – Sceneggiatura: David Hemingson – Fotografia: Eigil Bryld – Durata: 2h 13 min – Distribuzione:Universal Pictures – Data di uscita: 18 Gennaio 2024 – Il sito ufficiale del film “The Holdovers” di Alexander Payne
Trama: The Holdovers – Lezioni di vita, film diretto da Alexander Payne, racconta la storia di un insegnante Paul Hunham (Paul Giamatti), che pare non piacere a nessuno, né ai suoi studenti nè ai suoi colleghi e neppure al preside. Nessuno, infatti, pare gradire il suo essere rigido e pomposo. È il Natale del 1970 e Paul, senza una famiglia e un luogo dove trascorre le festività, decide di restare a scuola dorante le vacanze come supervisore degli studenti…
Non cercate mai di riconquistare chi vi ha abbandonato.