Greta Gerwig è donna dell’anno 2024 per “Time”: “Per me la cosa giusta è continuare a fare film. A prescindere di quello che succede, buono o cattivo, devi andare avanti”. Così la regista ha dichiarato nell’intervista al magazine, che le ha dedicato la cover. Dopo essere stata snobbata dalla cinquina degli
Oscar per la regia e dopo che il suo “Barbie” è uscito a mani vuote anche dai Bafta, i premi per il miglior cinema anglosassone, la cineasta di “Lady Bird” e “Piccole Donne” si prende la sua personale rivincita.
Le altre donne dell’anno. Greta Gerwig è stata scelta assieme ad altre dodici “apripista”, donne di tutto il mondo che si sono dedicate a far emergere altre in parallelo al loro successo: tra queste la premio Nobel Nadia Murad, la tennista Coco Gauff, l’economista Claudia Goldin (Nobel per l’economia) e la genetista Marlena Fejzo.
Intervistata da “Time” a Londra, dove sta lavorando all’adattamento del primo libro de “Le Cronache di Narnia” di C.S. Lewis, la regista ha parlato del suo nuovo progetto in gestazione da tempo, alla cui bozza Greta ha lavorato ancor prima di mettere i piedi sul set di “Barbie”.
Il fenomeno Barbie tra alti e bassi. Reduce da un anno straordinario per la sua carriera, la Gerwig ha vissuto, soprattutto negli ultimi mesi, come sulle montagne russe. Prima il trionfo nelle sale con 1,4 miliardi di dollari di incassi per il film fenomeno dell’estate sulla bambola della Mattel, che le è valso il primato di pellicola con maggiore incasso della storia diretto da una donna, trasformando “Barbie” in un fenomeno della cultura pop e dell’emancipazione femminile, dalle felpe con cappuccio di I Am Kenough, al discorso su un monologo del terzo atto pronunciato da America Ferrera sulle pressioni impossibili che le donne devono affrontare. “Ricordo di aver pensato: se funziona, in seguito tutti penseranno che era inevitabile”, ha dichiarato la regista nell’intervista a ‘Time’: “Diranno ‘beh, si trattava di Barbie’. Ma questo non era certo”.
Poi la doccia fredda della stagione dei premi. Agli Oscar la Gerwig arriva con una candidatura per la miglior sceneggiatura non originale: è stata invece esclusa dalla categoria dei registi, mentre la protagonista del film, Margot Robbie, è stata snobbata dalla cinquina delle migliori attrici.
La regista di “Barbie” ancora in corsa. Greta Gerwig e il marito Noah Baumbach restano tuttavia in corsa per Barbie ai premi degli sceneggiatori. La Writers Guid of America ha annunciato le nomination e il film è in cinquina nella categoria delle sceneggiature originali e non, come deciso in vista dall’Academy degli Oscar, per i migliori adattamenti cinematografici. Competono con Barbie, i copioni di “Air”, “The Holdovers”,” May December” e “Past Lives”. Tra le sceneggiature non originali la gara sarà tra “American Fiction”, “Are You There God?” “It’s Me, Margaret” (tratto da un romanzo di Judy Blume), “Killers of the Flower Moon”, “Nyad” e “Oppenheimer”. I premi, rinviati a causa dello sciopero degli sceneggiatori, saranno consegnati il 14 aprile. All’epoca, in vista degli Oscar, la decisione dell’Academy di mettere Barbie in competizione tra le sceneggiature non originali aveva provocato polemiche. (dal tgcom24)
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