Civil War Recensione. La recensione del film “Civil War” a cura di Matteo Marescalco. Come nel resto degli Stati Uniti, la guerra civile è arrivata anche a New York, sotto forma di terrorismo, con kamikaze che si fanno saltare in aria, riserve d’acqua sempre più a secco e decine e decine di giornalisti che fanno di tutto pur di immortalare l’attimo rischiando la vita senza sottrarsi a momenti embedded in cui mettono a repentaglio la loro salvezza. In questo contesto si muovono il giornalista Joel e la fotografa Lee, il cui obiettivo è quello di andare a Washington DC per un’intervista last minute al Presidente degli States prima che la guerra lo raggiunga, venga destituito e, probabilmente, ucciso. Il viaggio verso la capitale è più difficoltoso di quanto possa sembrare ed è preda di un caos di microconflitti e atrocità.
Il nuovo film di Alex Garland è estremamente contemporaneo – d’altronde, non dimentichiamo che a fine anno si terranno le elezioni che decreteranno il nuovo Presidente degli Stati Uniti d’America – e porta in scena un incubo tanto più spaventoso quanto ancorato alla realtà che, per certi versi, rispecchia. Il titolo porta in scena un Paese dilaniato dai conflitti interni, in cui le truppe congiunte di Texas e California marciano verso Washington per eliminare il Presidente. Sposando il punto di vista della neutralità, i protagonisti della vicenda si muovono per documentare quanto accade nel Paese scegliendo di non schierarsi ma di rimanere osservatori super partes.
Dal momento che, inevitabilmente, esistere è già un atto partigiano, i personaggi si schierano e, senza volerlo, alimentano ulteriormente la spirale di morte e cattiveria che attanaglia gli Stati Uniti portati in scena. L’educazione alla vita cui viene sottoposto il personaggio interpretato da Cailee Spaeny, infatti, darà i suoi frutti e, alla fine del film, sarà responsabile di aver creato un altro essere umano homini lupus. Insomma, nel film di Garland non esistono buoni né cattivi ma le sfumature sono onnipresenti e, proprio per questo motivo, rendono l’insieme ben più terrificante.
Alla fine del progetto, ci chiediamo quali siano le responsabilità di chi guarda in sala – quindi le nostre – e a livello diegetico – quindi dei personaggi portati in scena. Dobbiamo essere testimoni imparziali o schierati? Quali sono le conseguenze del nostro atto di guardare? Il film sembra non avere risposta al ruolo morale ed etico di cui lo sguardo si fa foriero. Di certo è che, dietro ai meccanismi spettacolari, si cela un interessante esperimento di percezione che sconvolge, a maggior ragione in un periodo come quello che stiamo attraversando. (La recensione del film “Civil War” è a cura di Matteo Marescalco)
LA SCHEDA DEL FILM “CIVIL WAR” (Civil War)
Regista: Alex Garland – Cast: Jesse Plemons, Kirsten Dunst, Nick Offerman, Cailee Spaeny, Wagner Moura, Sonoya Mizuno, Jefferson White, Karl Glusman, Stephen Henderson, Alexa Mansour, Juani Feliz, Melissa Saint-Amand, Jojo T. Gibbs, Nelson Lee – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: USA, Gran Bretagna – Sceneggiatura: Alex Garland – Fotografia: Rob Hardy – Durata: 1 h 59 min – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 18 Aprile 2024 – Il sito ufficiale del film “Civil War” di Alex Garland
Trama: Civil War, film diretto da Alex Garland, è ambientato in un futuro prossimo, nel quale gli Stati Uniti stanno combattendo una logorante guerra civile a causa della polarizzazione tra fazioni avverse. Le ostilità, dai social si sono trasferite nella realtà, portando a un vero e proprio conflitto armato. Mentre due candidati lottano per sedersi sulla sedia presidenziale della Casa Bianca, le forze armate attaccano i civili e i giornalisti vengono fucilati a Capitol Hill. In questo clima bellico, una fotoreporter (Kirsten Dunst) attraversa le zone di guerra e tramite i sui occhi osserviamo questa terribile realtà…
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