Omen – L’origine del presagioRecensione. La recensione del film “Omen – L’origine del presagio” a cura di Francesco Lomuscio. Se già nel 2006 John Moore – regista di Behind the enemy lines – Dietro le linee nemiche – aveva provveduto a realizzare con Omen – Il presagio un remake de Il presagio, capolavoro del cinema demoniaco diretto trent’anni prima da Richard Donner, Arkasha Stevenson fornisce attraverso Omen – L’origine del presagio, suo primo lungometraggio, un prequel a quanto raccontato nel capostipite di quella che si è trasformata tra il 1978 e il 1991 in una tetralogia.
Ambientate nella Roma del 1971, infatti, le circa due ore di visione calano Nell Tiger Free nei panni della giovane americana Margaret che, inviata nella capitale italiana per iniziare una vita al servizio della Chiesa, arriva a mettere in discussione la sua stessa fede quando viene a conoscenza di un piano diabolico mirato a far nascere l’incarnazione del male che abbiamo avuto modo di conoscere con il nome di Damien.
Un aspetto che, con in mezzo lo scomunicato padre Brennan interpretato nel primo film da Patrick Troughton, nel citato rifacimento da Pete Postlethwaite e ora da Ralph Ineson, sembra testimoniare un certo sottotesto anticlericale a suo modo affascinante in una sempre più smaliziata epoca cinematografica che necessita di una tutt’altro che banale suddivisione di buoni e cattivi.
Aspetto che rappresenta soltanto uno dei lati positivi dell’operazione, costruita sui lenti ritmi narrativi tipici della saga e destinata, al contempo, a rappresentarne uno dei capitoli maggiormente riusciti (di sicuro superiore rispetto al terzo, Conflitto finale, e a Omen IV: Presagio infernale).
Mentre non mancano evidenti riferimenti al super classico Rosemary’s baby – Nastro rosso a New York di Roman Polanksi, infatti, la Stevenson immerge il tutto in una indispensabile cupa atmosfera mostrandosi capace di rivisitare a dovere sequenze storiche della pellicola di Donner – come quella della donna che s’impicca alla finestra – aggiungendo, inoltre, momenti totalmente nuovi che non lasciano affatto indifferente il fan duro e puro dell’horror.
Si pensi alla piuttosto esplicita situazione del parto o all’immagine del corpo che finisce diviso in due parti; man mano che l’ottimo cast sfoggia, tra gli altri, i nomi dei veterani Sonia Braga e Bill Nighy.
E se da un lato, nel rievocare il clima – oltretutto turbolento – degli anni Settanta, c’è anche il tempo per una serata in discoteca in compagnia di una novizia spagnola sulle note di Daddy Cool dei Boney M. e Rumore di Raffaella Carrà, dall’altro la colonna sonora a firma di Mark Korven accompagna adeguatamente il tutto, con tanto di storica Ave Satani di Jerry Goldsmith in agguato. (La recensione del film “Omen – L’origine del presagio” è a cura di Francesco Lomuscio)
LA SCHEDA DEL FILM “OMEN – L’ORIGINE DEL PRESAGIO” (The First Omen)
Regista: Arkasha Stevenson – Cast: Nell Tiger Free, Ralph Ineson, Bill Nighy, Sonia Braga, Andrea Arcangeli, Anton Alexander, Tawfeek Barhom, Maria Caballero, Ishtar Currie-Wilson, Mia McGovern Zaini, Nicole Sorace – Genere: Horror – Anno: 2024 – Paese: USA, Italia – Sceneggiatura: Tim Smith, Arkasha Stevenson, Keith Thomas – Fotografia: Aaron Morton – Durata: 2 h – Distribuzione: The Walt Disney Company Italia – Data di uscita: 4 Aprile 2024 – Il sito ufficiale del film “Omen – L’origine del presagio” di Arkasha Stevenson
Trama: Omen – L’Origine del Presagio, film diretto da Arkasha Stevenson, racconta la storia di una giovane donna americana di nome Margaret Daino (Nell Tiger Free) che parte alla volta di Roma per dare inizio a una nuova vita a servizio della Chiesa. La ragazza inizierà a lavorare nell’orfanotrofio Vizzardeli, gestito dalla badessa Suor Silvia (Sonia Braga), prima di prendere il velo definitivamente. Una volta giunta qui nota qualcosa di strano e viene trascinata nell’oscurità, che la porta a mettere in discussione la sua fede. La donna scoprirà tramite Padre Brennan (Ralph Ineson) una terribile cospirazione interna alla Chiesa, volta a far rinascere il male incarnato…
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