UDINE – Nel DNA del FEFF, come tutti i fareastiani sanno bene, abita da sempre una fortissima componente di cinema action. Cinema action declinato in tutte le sue sfumature stilistiche e narrative (dal thriller al wuxia, dal poliziesco al war movie, passando per i grandi classici delle arti marziali e i buddy movie). È possibile restare indifferenti quando la creatività dello show biz asiatico preme forte sull’acceleratore? No, non è possibile. E la terza giornata del FEFF 26 è qui per ricordarcelo! Venerdì 26 aprile il percorso action che attraverserà tutto il festival parte subito con una grande doppietta: Moscow Mission di Herman Yau (vedremo, più avanti, anche Raid on the Lethal Zone e Customs Frontline) e l’esplosivo, letteralmente esplosivo, 13 Bombs di Angga Dwimas Sasongko: il cult indonesiano dove Jakarta è una zona di guerra e le forze speciali sono alle prese con un gruppo di terroristi dal detonatore facile. Un tripudio di adrenalina già destinato a lasciare il segno! E che dire di Rob N Roll di Albert Mak? Piovono proiettili e piovono anche sorrisi, come la miglior tradizione delle commedie d’azione hongkonghesi c’insegna.
Anche nel programma della terza giornata, non serve certo sottolinearlo, troveranno spazio altre sfumature d’Oriente: dalla dolorosa poesia arthouse del giapponese Voice alle luccicanze pop dell’hongkonghese The Lyricist Wannabe, fino a uno dei titoli più attesi di questa ventiseiesima edizione: 12.12: The Day di Kim Sung-soo, potentissimo racconto del sanguinoso golpe militare del 12 dicembre 1979.
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