Il caso Josette Recensione. La recensione del film “Il caso Josette” a cura di Rita Ricucci. Al cinema, Il caso Josette, una commedia grottesca di Fred Cavayé con lo splendido Dany Boon, attore comico molto acclamato dalla critica francese. Nella Francia del XVII secolo, alla corte di Luigi XIV, il Re bambino, alla guida del cardinale Mazzarino, l’avvocato Pompignac, Dany Boon, viene assoldato per difendere Josette accusata dell’omicidio di un nobile maresciallo. Pompignac è di Parigi e la sua fama lo precede in tutto il regno per non aver mai vinto una causa. Con molteplici figli da sfamare e una moglie più agguerrita di un brigante, l’avvocato cerca in tutti i modi di sopravvivere.
Giunto al limite, accetta la difesa di Josette, la “creatura” di Camille, una giovane contadina e pastora, nella freschezza di Claire Chust. Accettato il caso, davanti alla corte e al suo rivale Valvert, Jérome Commandeur, Pompignac scoprirà che Josette…è una giovane capra.
Il grottesco di Fred Cavayé non sta tanto nel Il caso di Josette (per altro, tratto da una storia vera e reinterpreto) quanto nelle figure gaglioffe dei personaggi che si dipanano nel fango della Francia del XVII secolo. Come un perfetto beffeggiatore, Fred Cavayé dipinge i nobili del Seicento francese disadorni di nobiltà, il popolo lurido e sporco in condizioni peggiori di quelle nelle quali, invece, si presente la piccola Josette, ritta e fiera nella sua animalità. Il processo diventa così uno spettacolo dove la drammatizzazione dell’omicidio del maresciallo si trasforma in un cabaret pimpante, caldeggiato dalle note del maestro del Can Can, Offenbach.
La parodia espressa nella sceneggiatura di Matthieu Rumani e Sarah Kaminsky con Nicolas Slomka non si pone nessuna remora: la cialtroneria del potere aristocratico, nobiliare e cardinalizio, in quello che viene sempre ricordato come il secolo del Barocco, nelle arti, e della ragione, nella scienza e nella filosofia, viene esposta nella sua natura più sfacciata.
La feroce critica alla giustizia, alla manipolazione dei processi per conto di gente incapace e incurante della verità è ciò che viene restituito dalla perfetta leggerezza del paradosso narrativo. Il ritmo pop delle musiche che accompagnano le scene, poi, come in un varietà moderno, danno un tocco di classe alla comicità provocata più che dalle battute, dalla caratterizzazione dei personaggi che vivacizza lo schermo.
Per questo, Il caso di Josette, commedia dal gusto popolare ben riuscita di Fred Cavayé, resta in una trama sarcastica vicina alla contemporaneità lasciando, cioè, intuire come resti somigliante alla realtà odierna l’inconcludenza di coloro che siedono al potere e si permettono di giudicare la società senza conoscerne la sua vera natura. (La recensione del film “Il caso Josette” è a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “IL CASO JOSETTE” (Les Chèvres!)
Regista: Fred Cavayé – Cast: Dany Boon, Jérôme Commandeur, Marie-Anne Chazel, Claire Chust, Alexandre Desrousseaux, Grégory Gadebois, Bun-hay Mean, Philippe Richardin, Emmanuelle Schaaff – Genere: Commedia – Anno: 2024 – Paese: Francia – Sceneggiatura: Fred Cavayé, Nicolas Slomka, Matthieu Rumani – Fotografia: Denis Rouden – Durata: 1 h 40 min – Distribuzione: Notorious Pictures – Data di uscita: 24 Aprile 2024 – Il sito ufficiale del film “Il caso Josette” di Fred Cavayé
Trama: Il Caso Josette, il film diretto da Fred Cavayé, si svolge in Francia nel 1640. Un avvocato di pessima fama, Maitre Pompignac (Dany Boon), si trova davanti un caso davvero particolare. Un giorno arriva da lui una giovane donna che lo prega di difendere Roxanne. Roxanne ha undici anni ed è accusata di aver ucciso un maresciallo di Francia. Maitre Pompignac accetta ma quando scopre che Roxanne in realtà è una capra rimane interdetto. La sua carriera è una fatta di cause perse, di clienti che hanno fatto sempre una brutta fine, ma una capra non gli era mai capitata (in quell’epoca, infatti, anche gli animali alla pari delle persone, potevano essere sottoposti a processo e condannati)…
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