– Al premio Oscar Vittorio Storaro il Quarzo d’Oro alla carriera – delle Giornate della luce – a Spilimbergo dall’1 al 9/6 (News)


Giunte alla decima edizione le Giornate della Luce, quest’anno dall’1 al 9 giugno a Spilimbergo, in Friuli Venezia Giulia, premiano con il Quarzo d’Oro alla Carriera il tre volte premio Oscar Vittorio Storaro. Giovedì 6 giugno la cerimonia di premiazione. Il festival, ideato da Gloria De Antoni e da lei diretto con Donato Guerra, celebra, da anni, gli autori della fotografia quali veri protagonisti delle Giornate della Luce con un appuntamento unico nel panorama italiano. Un’occasione di confronto sul ruolo della fotografia nel cinema per condividere esperienze, progetti e visioni.

Quest’anno va a Vittorio Storaro Il Quarzo d’Oro alla carriera per celebrare uno dei grandi autori mondiali della fotografia. Vincitore di tre premi Oscar con ‘Apocalypse Now’ di Francis Ford Coppola nel 1980, ‘Reds’ di Warren Beatty nel 1982 e ‘L’ultimo imperatore’ di Bernardo Bertolucci nel 1988, oltre a 180 riconoscimenti a livello internazionale.

Il Quarzo d’Oro vuole celebrare un percorso unico che attraversa oltre cinquant’anni di storia del cinema. Ha lavorato, tra gli altri, con registi quali Woody Allen, Carlos Saura, Giuliano Montaldo, Alfonso Arau, Luca Ronconi, oltre a Bernardo Bertolucci, Francis Ford Coppola e Warren Beatty. Con loro è arrivato a una maturazione sempre più approfondita dello stile cinematografico che gli ha permesso, nel tempo, una costante ricerca sulle possibilità creative dell’Immagine e sulla capacità di “scrivere” la luce.

L’espressione artistica di Storaro si concentra, sin dagli inizi, sulla luce, nelle sue molteplici possibilità di scrittura, e sul valore dialettico tra gli elementi contrastanti che la compongono per passare, successivamente, a esplorare dall’interno la luce stessa scoprendone le valenze espressive dal variegato spettro cromatico: i colori che la compongono nelle loro possibili rappresentazioni visive.

Storaro è stato presidente e membro di numerose accademie cinematografiche e di importanti festival in tutto il mondo. Ha ricevuto oltre 70 premi alla carriera cinematografica. Conduce seminari in cinematografia presso accademie, istituti e università in tutto il mondo. La sua aspirazione è il possibile riconoscimento legislativo del “diritto d’autore” (co-autore del film) per tutti gli autori della cinematografia del mondo.

Per Gloria De Antoni e Donato Guerra Il premio alla carriera 2024 celebra uno dei percorsi artistici più importanti della storia del cinema: Vittorio Storaro, lo scrittore della luce, ha rivendicato la potenza espressiva dell’immagine, il primato del linguaggio visivo, la necessità di esprimere attraverso il colore e la luce – e tutte le loro gradazioni – gli aspetti intimi e psicologici dei personaggi, la temperatura emotiva e le logiche simboliche della messa in scena. Dal determinante sodalizio con Bernardo Bertolucci alle collaborazioni con Francis Ford Coppola, Warren Beatty, Carlos Saura, Woody Allen, Storaro ha creato un personale dizionario visivo: originale, riconoscibile, potentissimo. Da Il conformista a Ultimo tango a Parigi, da Apocalypse Now a Reds, da L’ultimo imperatore a Dick Tracy, da Tango a La ruota delle meraviglie – solo per citarne alcuni -, ogni sua scelta figurativa si è rivelata puntuale riflesso di una necessità espressiva volta, attraverso il segno visivo, a produrre senso nel racconto filmico. Per l’approccio filosofico col quale ha praticato un’arte e una professione, per l’incalcolabile contributo teorico offerto alla Settima Arte, per i leggendari traguardi raggiunti, per lo studio incessante al quale ha dedicato la sua vita, per la poesia e l’emozione che ha regalato e continua a regalare allo spettatore, il premio alla carriera 2024 del festival Le Giornate della Luce, va a Vittorio Storaro.

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