– IL CASO GOLDMAN | recensione | film


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Il caso Goldman Recensione. La recensione del film “Il caso Goldman ” a cura di Rita Ricucci. Cédric Kahn è sul grande schermo con un film di grande impatto, Il Caso Goldman. Tratto dalla cronaca raccolta nel libro “Memorie oscure di un ebreo polacco nato in Francia”, Il Caso Goldman è simile a una pièce teatrale ripresa con grande abilità dall’occhio vigile di Kahn e fa da specchio a un paese la cui ombra è quella della discriminazione.

Il caso Goldman Recensione Poster

Il caso Goldman Recensione Poster

Pierre Goldman è al suo secondo processo nel quale gli vengono mosse molteplici accuse di rapina e tra queste, anche quella di pluriomicida a danno di una farmacista e di una cliente, oltre al tentato omicidio di un poliziotto in borghese. Goldman è detenuto in prigione e ha appena pubblicato, con l’esito di un grande successo, un libro autobiografico. Per questo, ad assistere al processo c’è una moltitudine di spettatori, per lo più giovani, che lo sostengono a gran voce quando l’urlo di Goldman che ammettendo sì le rapine, rifiuta categoricamente e con una lucida etica, l’accusa persecutoria di assassinio, reclamando la propria innocenza.

La scelta registica di Cédric Kahn è quella di restare chiusi nell’aula del tribunale dando spazio alla narrazione dei testimoni e alla voce della difesa, sia quella dell’imputato stesso, Goldman, che dei suoi avvocati. Non è necessario nessun espediente cinematografico, come i flashback, per offrire allo spettatore la verità delle parole. A partire dalla vicenda di Goldman: nato da madre ebrea polacca, sottrattogli dal padre, vive in Francia; bambino dotato di grande intelligenza, adolescente irrequieto, giovane uomo impegnato nella lotta sociale e politica; per qualche tempo trasferito in Sud America per unirsi alla guerriglia della sinistra votata al mito del ‘Che’, la vicenda dell’accusato prende una svolta sociale inedita e unica.

Così Il Caso Goldman diventa occasione veritiera di una nuova persecuzione cioè quella praticata dalla giustizia nei confronti di un innocente. Per il protagonista è infatti occasione per rimarcare un confine politico e sociale che vede proprio la Francia un paese incline alla discriminazione e alla differenza di reputazione, in forma ideologica. Allora, ecco che la figura di Goldman, diventa il corpo e la voce che enfatizza quella dei più deboli e dei più fragili, degli emarginati.

Le accuse rivolte all’imputato diventano quelle che l’opinione pubblica rivolge al sistema giudiziario, capace di incriminare senza verificare i fatti, solo in virtù di un’appartenenza etnica del soggetto implicato. Il Paese viene così smascherato nei suoi punti deboli, primo tra tutti, nel tratto del razzismo verso i neri ma anche e soprattutto un tratto antisemita al quale si leva proprio l’appello del protagonista.

A contribuire alla riuscita di Il caso Goldamn è l’intensità, la forza dell’interpretazione di Arieh Worthalter, Pierre Goldmann e alla sottigliezza fiabesca di Arturo Harari nella veste dell’avvocato oramai giunto alla tarda età e che racconta la storia come fosse un’avvincente favola moderna.  (La recensione del film “Il caso Goldman ” è a cura di Rita Ricucci)

Una scena trattaa dal film “Il caso Goldman” di Cédric Kahn – Recensione / Analisi

LA SCHEDA DEL FILM “IL CASO GOLDMAN” (Le procès Goldman)

Regista: Cédric Kahn – Cast: Arieh Worthalter, Arthur Harari, Stéphan Guérin-Tillié, Nicolas Briançon, Aurélien Chaussade, Christian Mazucchini, Jeremy Lewin, Jerzy Radziwilowicz, Chloé Lecerf, Laetitia Masson, Didier Borga, Arthur Verret, Priscilla Lopes, Paul Jeanson, Priscilla Martin – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Francia – Sceneggiatura: Nathalie Hertzberg, Cédric Kahn – Fotografia: Patrick Ghiringhelli – Durata: 1 h 55 min – Distribuzione: Movies Inspired – Data di uscita: 23 Maggio 2024 – Il sito ufficiale del film “Il caso Goldman” di Cédric Kahn

Trama: Il Caso Goldman, film diretto da Cédric Kahn, è ambientato in Francia nel novembre del 1975 quando inizia il secondo processo a Pierre Goldman (Arieh Worthalter), attivista di estrema sinistra condannato in primo grado all’ergastolo per quattro rapine a mano armata, una delle quali causò la morte di due farmacisti. In quest’ultimo caso sostenne la sua innocenza e in poche settimane divenne un’icona della sinistra intellettuale. Lo difese Georges Kiejman (Arthur Harari), un giovane avvocato, ma il loro rapporto presto divenne teso. Goldman, sfuggente e provocatorio, rischiò la pena di morte e rese incerto l’esito del processo...

IL CASO GOLDMANTRAILER

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