Hollywood sbarca a Cannes 77 con un red carpet pieno di stelle. Emma Stone e Yorgos Lanthimos fanno di nuovo coppia con “Kind of Kindess”, per la terza volta insieme dopo “La Favorita” e “Povere Creature!”: sulla Croisette condividono la scena con gli altri protagonisti del film, Willem Dafoe e Jesse Plemmons. Il lungometraggio, in concorso per la Palma d’Oro, è un affresco in tre episodi intrecciati tra loro in cui “tipi di gentilezza” del titolo assumono sfumature oscure e perturbanti. Sul tappeto rosso del Festival hanno sfilato anche Richard Gere e Uma Thurman, star di “Oh Canada!” di Paul Schrader, e poi Eva Longoria, Demi Moore, Carla Bruni e Nicholas Cage.
“Kind of Kindness”, la fiaba crudele di Yorgos Lanthimos. Yorgos Lanthimos presenta a Cannes 77 il suo ultimo lavoro, “Kind of Kindness” (in sala dal 6 giugno in Italia). Il film è stato girato a New Orleans nel 2022, durante la post produzione di “Povere Creature!” che gli è valso l’Oscar come miglior regista. La nuova pellicola presenta un trittico di storie collegate tra loro che ruotano intorno al misterioso R.M.F.: ognuno degli attori interpreta un personaggio diverso il ogni capitolo. Emma Stone è consapevole della sfida: “Le storie si intrecciano tra loro in un modo che non è necessariamente chiaro ma sfrutta ciò che è avvenuto prima”. E aggiunge che al centro di tutto c’è “l’equilibrio fra il desiderio di essere amati, accettati e controllati, e anche la voglia di essere liberi e in controllo di se stessi”. Quella raccontata è una favola cruda sul tema del controllo e il libero arbitrio, il desiderio di approvazione, e in cui la gentilezza diventa un atto di sopraffazione.
In “Oh Canada” la reunion di Richard Gere e Paul Schrader. Quella di Yorgos Lanthimos ed Emma Stone non è l’unica reunion sul red carpet di Cannes 77. Richard Gere ritrova Paul Schrader, che nel 1980 lo diresse (lanciandolo) in “American Gigolo”. La coppia si ritrova in “Oh Canada”, in lizza per la Palma d’Oro, con anche Jacob Elordi e Uma Thurman. Gere interpreta Leonard Life, un intellettuale pacifista dalla vita avventurosa che, ormai malato terminale con accanto la premurosa Thurman, accetta di raccontarsi in una lunga intervista televisiva che diventa confessione intima. Nel ’68 Life (che in questa parte della storia è interpretato da Elordi) lascia il figlioletto, la giovane moglie incinta e un futuro avviato nella società del suocero e si rifugia in Canada per evitare la chiamata in Vietnam e da lì comincia una carriera da regista, ma in punto di morte il racconto di particolari inediti ha il sapore della liberazione. (dal tgcom24)
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