Attenberg Recensione. La recensione del film “Attenberg” a cura di Rita Ricucci. È disponibile al cinema dal 13 giugno, Attenberg, il film di Athina Rachel Tsangari, di produzione Gracia, 2010, con Yorgos Lanthimos, Ariane Labed e Vangelis Mourikis. Marina e Bella sono amiche molto diverse tra loro. Giovani ragazze irrequiete, le accomuna la sfiducia nelle relazioni sentimentali. Mentre Bella si esercita nell’arte della seduzione con ogni tipo di uomo, Marina resta imprigionata nella sua fobia del maschile e osserva la lenta agonia del padre, sotto chemioterapia, fino alla sua morte.
Attenberg Recensione Poster
Per quanto la critica abbia sostenuto come la protagonista, Marina, Ariane Labed, di un’intensa bellezza, sia prototipo di una misantropia innata, una ragazza anaffettiva nei confronti del genere umano, la regista greca Tsangari, disegna a pieno titolo, invece, la fatica della scoperta del desiderio dell’uomo, quello cioè di essere amati e di amare.
Marina infatti, nei suoi giovani 23 anni, è impegnata con tutta sé stessa a guardare il padre, il bravissimo Vangelis Mourikis, una figura esile, equilibrata, tranquillo seppur turbato dalla sofferenza della sua malattia. I dialoghi con lui diventano premonitori di un desiderio che la stessa Marina non riesce a confessare alla sua migliore amica Bella, con la quale forma una coppia simbiotica che si palesa in simpatici balletti all’unisono delle due.
Tuttavia Marina, a differenza dell’amica, disposta al gioco della seduzione con chiunque, cerca di approfondire la dinamica dell’interesse verso l’altro sesso nell’ascolto delle proprie pulsioni ed emozioni. Per questo l’arrivo dell’ingegnere straniero, Yorgos Lanthimos, è per Marina l’occasione della grande scoperta del piacere e del desiderio dell’altro.
La regia di Tsangari è tanto lucida da risultare fredda e glaciale come se ci trovassimo ai piedi di un ghiacciaio dell’estremo Nord del pianeta, piuttosto che nella calda e soleggiata Grecia. I cilindri metallici del cantiere industriali, il paesaggio quasi lunare, la cittadina silente e grigia, distolgono lo sguardo dalla ricchezza degli esseri viventi che invece popolano lo schermo della televisione, nei documentari di Sir Attenborough, i soli a divertire Marina e il padre quando si adoperano al gioco dell’imitazione dei gorilla che l’autore televisivo compie.
Athina Rachel Tsangari spinge l’acceleratore fino in fondo quando, anche di fronte alla morte del padre, comunque già annunciata, Marina dimostra la maturità acquisita e la sua piena umanità di donna: al padre concede l’ultimo abbraccio di Bella, innamorata segretamente di lui, e a sé concede la libertà di decidere come compiere l’ultimo saluto al padre. Allora i colori diventano quelli caldi di una terra di fuoco e il tramonto all’orizzonte preannuncia il nuovo cammino di Marina, separato da Bella. (La recensione del film “Attenberg” è a cura di Rita Ricucci)
LA SCHEDA DEL FILM “ATTENBERG” (Attenberg)
Regista: Athina Rachel Tsangari – Cast: Ariane Labed, Vangelis Mourikis, Evangelia Randou, Yorgos Lanthimos – Genere: Drammatico – Anno: 2010 – Paese: Grecia – Sceneggiatura: Athina Rachel Tsangari – Fotografia: Thimios Bakatatakis – Durata: 1 h 37 min – Distribuzione: Trent Film – Data di uscita: 13 Giugno 2024 – Il sito ufficiale del film “Attenberg” di Athina Rachel Tsangari
Trama: Attenberg, film diretto da Athina Rachel Tsangari, racconta la storia di Marina (Ariane Labed), una ragazza che, trovando la specie umana strana e repellente, decide di prenderne le distanze. Tuttavia, continua ostinatamente a osservarla attraverso alcune canzoni, i documentari sui mammiferi di Sir David Attenborough e le lezioni di educazione sessuale che riceve dalla sua unica amica, Bella (Evangelia Randou). Un giorno arriva in città uno straniero che la sfida a calcio balilla. Il padre si prepara intanto per la fine del 20° secolo, che considera decisamente sopravvalutato. Così tra il padre, lo straniero e Bella, Marina scopre il mistero della fauna umana…
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