The Sweet East Recensione. La recensione del film “The Sweet East” a cura di Mirko Nottoli. The Sweet East, esordio alla regia del direttore della fotografia Sean Price Williams, è uno dei film più strambi, indefinibili e sfuggenti che ci sia capitato di vedere da molto tempo a questa parte. Racconta la storia di Lillian, studentessa liceale che durante una gita scolastica a Washington prende e se ne va al seguito del primo venuto e da lì comincia un’avventura on the road in compagnia di personaggi uno più bislacco dell’altro, attraverso le
contraddizioni e le diverse culture che scuotono l’America odierna. Un’avventura che da geografica si fa storica, oltrepassando gli stati e le epoche, le credenze e i costumi di ieri e di oggi: dagli ecoattivisti punk ai neonazisti, dai suprematisti bianchi ai terroristi gay dell’islam, dalle pantere nere alle star di Hollywood.
Tramite uno stile fortemente documentarista che muove la telecamera e sgrana l’immagine, Lillian vive tutto questo con un mix impagabile di ingenuità e determinazione, di distacco e candore, di malizia e leggerezza, con l’atteggiamento di chi scivola sulle cose perchè le cose gli scivolano addosso, perchè nulla di quanto succede all’esterno può intaccarlo di più di quanto non faccia quello che gli accade intimamente.
Un viaggio, “picaresco” come lo definisce la cartella stampa, reale e mentale al contempo, lungo il quale Lillian prende via via consapevolezza di sé imparando a esercitare sugli altri e a sfruttare a proprio vantaggio i poteri della seduzione e dell’avvenenza.
Ad interpretarla la giovane Talia Ryder, classe 2002, che sa come rendere plausibile sul grande schermo il fatto che tutti si innamorino o perdano la testa per lei (nel cast anche Jacob Elordi, ingaggiato per trovare più facilmente i finanziatori dal produttore Alex Ross Perry, a sua volta regista indipendente per il quale Sean Price Williams ha curato la fotografia di numerose opere).
Una fuga da se stessi, non sappiamo quanto bella, utile o necessaria, senza dubbio una fuga dal tragitto imprevedibile, che spiazza e sorprende e che, una volta intrapresa, sarebbe un peccato interrompere, anche solo per la curiosità di vedere che panorama ci attende dietro la prossima curva.
Piccolo film indipendente, distribuito in Italia da I Wonder Pictures, The Sweet East è stato presentato in anteprima mondiale alla Quinzaine des cineastes al 76mo Festival di Cannes e come evento speciale all’ultimo Biografilm di Bologna dove si è aggiudicato il premio del pubblico. (La recensione del film “The Sweet East” è a cura di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “THE SWEET EAST” (The Sweet East)
Regista: Sean Price Williams – Cast: Earl Cave, Ayo Edebiri, Michelle Ellyse, Jacob Elordi, Jamie Granato, Emmy Harrington, Jeremy O. Harris, Gibby Haynes, Jack Irv, Andy Milonakis, Simon Rex, Talia Ryder, Rish Shah – Genere: Drammatico – Anno: 2023 – Paese: USA – Sceneggiatura: Nick Pinkerton – Fotografia: Sean Price Williams – Durata: 1 h 44 min – Distribuzione: I Wonder Pictures – Data di uscita: n.d. – Il sito ufficiale del film “The Sweet East” di Sean Price Williams
Trama: The Sweet East, film diretto Sean Price Williams, è la storia di un viaggio picaresco, quello della adolescente Lillian (Talia Ryder), che decide di fuggire durante una gita scolastica Washington per muoversi lungo la costa orientale degli Stati Uniti attraverso le città e i boschi. Nel corso di questa fuga la liceale farà di versi incontri, imbattendosi in un prima di persone che vanno dai suprematisti agli islamisti, passando per i neopunk fino alle nuove avanguardie, in un mix di radicalismo e delirio. Il suo viaggio mostrerà il disordine mentale, sociale e politico degli odierni Stati Uniti…
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