Trifole – Le radici dimenticate | Recensione. La recensione del film “Trifole – Le radici dimenticate” a cura di Simona Grisolia. In sala l’esordio alla regia di Gabriele Fabbro, Trifole, scritto dal regista con la protagonista Ydalie Turk è una piccola favola in cui il tempo e la natura si fondono in una meravigliosa fotografia. La storia è quella di Dalia, una ragazza inglese che viene mandata dalla madre (Margherita Buy) in un paesino italiano a prendersi cura del Nonno.
Igor è rimasto solo con la sua fedelissima cagnetta Birba a prendersi cura del vigneto che circonda al sua casa. Dalia, da troppo tempo a Londra per ricordarsi della sua infanzia con Igor, prova a convincere il Nonno a farsi aiutare nel gestire la casa e la salute ma, dopo averlo osservato, si rende conto che l’unico modo per farlo è entrare in contatto con il suo mondo.
Il primo film di Gabriele Fabbro è una piccola e tenera favola i cui protagonisti scambiandosi affetto e rispetto trovano la propria dimensione. Igor, chiuso in se stesso e affetto da un principio di demenza, non vuole, giustamente, lasciare il posto un cui ha trascorso tutta la sua vita e vede Dalia come un intralcio alla sua attività. Dalia invece, sola e senza scopi nella vita, compie diversi tentativi per instaurare un rapporto con il nonno finchè non scopre la bellezza del quotidiano.
La casa, il vigneto, la piccola Birba e tutta la natura che la circonda entrano a far parte del vissuto della ragazza che, lasciandosi andare, scopre i benefici di una vita genuina. E così, si apre il lasciapassare per la fiducia di Igor che, fiero della nipote, le insegna i segreti della vita contadina e della ricerca dei preziosi tartufi.
Scandito da tempi quotidiani e colorato dalla bellissima fotografia di Brandon Lattman che regala agli occhi paesaggi autunnali spettacolari, Trifole ci ricorda che, spesso, non occorranno grandi stratagemmmi artistici per un buon film se non la scrittura di dei buoni personaggi.
Pur nei loro silenzi, Dalia e Igor sanno trascinare lo spettatore nella loro vita. Forse poco spazio all’elmento del fantastico che magari avrebbe potuto incalzare ancora di più il racconto ma questa opera prima è più che riuscita. (La recensione del film “Trifole – Le radici dimenticate” è a cura di Simona Grisolia)
LA SCHEDA DEL FILM “TRIFOLE – LE RADICI DIMENTICATE” (Trifole – Le radici dimenticate)
Regista: Gabriele Fabbro – Cast: Ydalie Turk, Umberto Orsini, Margherita Buy, Enzo Iacchetti – Genere: Avventura, Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Ydalie Turk, Gabriele Fabbro – Fotografia: Brandon Lattman – Durata: 1 h 40 min – Distribuzione: Officine UBU – Data di uscita: 17 Ottobre 2024 – Il sito ufficiale del film “Trifole – Le radici dimenticate” di Gabriele Fabbro
Trama: Trifole – Le radici dimenticate, film diretto da Gabriele Fabbro, racconta la storia di Dalia (Ydalie Turk), una giovane donna cresciuta Londra, che non ha alcuna aspettativa per il futuro e non è per nulla motivata. Sua madre le chiede di prendersi cura di suo nonno Igor (Umberto Orsini), affetto da demenza senile, che vive in un piccolo paesino delle Langhe, nella speranza che stare in mezzo alla natura possa aiutarla a fare chiarezza e trovare la sua strada…
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