Anora | Recensione. La recensione del film “Anora” a cura di Tommaso Di Pierro. Anora, una giovane spogliarellista di New York, manda avanti la sua vita come sempre, barcamenandosi tra un cliente e l’altro, finché non conosce Ivan, detto “Vanja”, il figlio di un ricco oligarca russo con cui condividerà una settimana fatta di sesso, droga e lussi di ogni tipo e al termine della quale diventerà sua moglie. Ma il suo sogno sfarzoso avrà vita breve quando i genitori di Vanja invieranno i loro tirapiedi per annullare il matrimonio.
Sean Baker, la grande promessa del cinema americano indipendente, pensa in grande, gira in grande e sfonda alla grande con una movimentata commedia drammatica, il genere in cui ormai lo si riconosce a pieno, da Palma d’oro, che sa di atipico road movie e che anche stavolta è parabola degli emarginati e degli sconfitti. Una commedia dove si ride tanto, ma dove la malinconia e la rassegnazione, come al solito, sono sempre dietro l’angolo.
La spogliarellista Anora, infatti, è solo l’ultima delle figure emarginate messe in scena dal regista: dalla prostituta transgender Sin-Dee di Tangerine (2015), alla madre single Halley di Un sogno chiamato Florida (2017) all’ex porno divo Mikey di Red Rocket (2021), Baker mette continuamente in scena la rappresentazione di figure che si arrabattano per vivere, che sopravvivono a fatica e che nella loro ricerca di un futuro migliore vengono puntualmente deluse dalla vita, così come dalle persone.
Anora, come altri personaggi sventurati di Baker, è un ulteriore simbolo del fallimento del sogno americano negli odierni Stati Uniti, una persona dotata di buon cuore e ferita dalle circostanze della vita, respinta e disapprovata per la sua condizione e le sue scelte di vita da chi sta più in alto di lei (la famiglia di Ivan, simbolo del capitalismo respingente) e per questo giudicata inadatta ad accedere ad un mondo migliore.
Anora che vorrebbe essere amata ed accettata, ma che per dare amore conosce solo il darsi sessualmente, come una merce di scambio, e solo alla fine, come tutti, capisce di voler essere amata anche romanticamente ed emotivamente.
Con Anora Sean Baker firma la commedia dell’anno, con interpreti eccezionali, Mikey Madison eroina dei nostri tempi, ma i comprimari Karren Karagulian (T’oros) e Vačʻe Tʻovmasyan (Gaṙnik) non sono da meno, e un sottotesto sociale attuale, che lo valorizza, finalmente, agli occhi del mondo come sceneggiatore e regista simbolo del panorama cinematografico americano contemporaneo. (La recensione del film “Anora” è a cura di Tommaso Di Pierro)
LA SCHEDA DEL FILM “ANORA” (Anora)
Regista: Sean Baker – Cast: Mikey Madison, Yuriy Borisov, Ivy Wolk, Lindsey Normington, Karren Karagulian, Ross Brodar, Mark Eydelshteyn, Emily Weider, Alena Gurevich, Paul Weissman, Luna Sofía Miranda – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: USA – Scenaggiatura: Sean Baker – Fotografia: Drew Daniels – Durata: 2 h 19 min – Distribuzione: Universal Pictures – Data di uscita: 7 Novembre 2024 – Il sito ufficiale del film “Anora” di Sean Baker
Trama: Anora, film diretto da Sean Baker, segue le avventure di una sex worker tra New York e Las Vegas. La donna ha la possibilità di vivere una storia da Cenerentola quando incontra e sposa impulsivamente il figlio di un oligarca. La notizia arriva in Russia e la sua favola rischia di andare in frantumi quando i genitori di lui partono per New York per far annullare il matrimonio…
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