La recensione del film “Piccole cose come queste” a cura di Matteo Marescalco ♦ Forte del passaggio all’ultima edizione del Festival del Film di Berlino, Piccole cose come queste esce anche nei cinema italiani grazie alla distribuzione di Teodora Film e dona agli spettatori la prima performance di Cillian Murphy dopo la vittoria del Premio Oscar come Miglior attore protagonista per Oppenheimer.
Il film di Tim Mielants è tratto dal romanzo Piccole cose da nulla, scritto da Claire Keegan – già avvezza agli adattamenti dei suoi libri – ed edito, in Italia, da Einaudi. Il progetto racconta la storia di Bill Furlong, un venditore di carbone che vive insieme alla sua numerosa famiglia nel sud dell’Irlanda. L’uomo è schivo ed estremamente riservato ma non disdegna di aiutare chiunque ne abbia bisogno.
Alle sue spalle ha un passato da cui fatica a liberarsi e a cui pensa spesso, perdendosi nelle sue riflessioni che lo astraggono dalla realtà. A pochi giorni dal Natale, l’uomo si imbatte in Sarah, una ragazza che vive nel convento locale e che gli ricorda sua madre, morta quando era piccolo.
Bill si chiede più volte se intervenire e denunciare il modo in cui le suore trattano Sarah o se, piuttosto, accettare la situazione e rimanere in silenzio. È proprio da piccole cose come queste che comprendiamo l’umanità di persone che ci circondano.
Per quanto il tema sia importante ed estremamente drammatico, il film con Cillian Murphy è una perfetta visione natalizia – per nulla escapista, ovviamente. Il titolo pone la sua attenzione sulle Case Magdalene, gli istituti religiosi in Irlanda che, attraverso il secolo scorso, sono stati teatro di abusi nei confronti di ragazze e di giovani donne madri.
Il film di Tim Mielants è molto cupo a livello di fotografia ma, allo stesso tempo, caldo e ricco di speranza. Il buio persistente del paesino e l’oscurità degli interni domestici rischiarati soltanto da fioche luci natalizie mostrano come sono fatte realmente le tenebre.
È in questa ambientazione in stile canto di Natale di Charles Dickens che il personaggio di Bill riflette sul proprio passato e sul proprio presente, trovando la forza di guardare al futuro con speranza e con uno sguardo rinnovato.
Il film è misurato, una vicenda che squarcia le tenebre riuscendo a illuminarle senza mai strafare, un racconto umanista che affonda nel dolore per donare anche un riscatto. Insomma, Piccole cose come queste è una delle visioni obbligate in vista del prossimo Natale. (La recensione del film “Piccole cose come queste” è a cura di Matteo Marescalco)
LA SCHEDA DEL FILM “PICCOLE COSE COME QUESTE” (Small Things Like These)
Regista: Tim Mielants – Cast: Cillian Murphy, Emily Watson, Amy De Bhrún, Joanne Crawford, Eileen Walsh, Abby Fitz, Ian O’Reilly, Cillian O’Gairbhi, Liadan Dunlea, Clare Dunne, Michelle Fairley – Genere: Drammatico – Anno: 2024 – Paese: Irlanda, Belgio – Scenaggiatura: Enda Walsh – Fotografia: Frank van den Eeden – Durata: 1 h 38 min – Distribuzione: Teodora Film – Data di uscita: 28 Novembre 2024 – Il sito ufficiale del film “Piccole cose come queste” di Tim Mielants
Trama: Piccole cose come queste, il film diretto da Tim Mielants, si svolge nel 1985 in Irlanda. Bill Furlog (Cillian Murphy) è un uomo silenzioso, dall’animo semplice ma anche un attento osservatore, che ha dedicato la vita al lavoro, alla moglie Eileen e alle loro cinque figlie. In un freddo giorno d’inverno, l’uomo trasporta e distribuisce la legna e il carbone per gli abitanti del villaggio. Siamo nei giorni che precedono il Natale, quando Bill entra nel cortile del convento locale, diretto da Suor Mary (Emily Watson), fa un incontro che riporta a galla ricordi sepolti nella sua memoria. Non può ignorarli anche perché lo portano a scoprire segreti e verità che lo sconvolgeranno. Sarà il momento per Bill di decidere se voltarsi dall’altra parte o ascoltare il proprio cuore e sfidare il silenzio di un’intera comunità…
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