La recensione del film “Paddington in Perù” a cura di Matteo Marescalco. Con la fortissima eredità dei primi due capitoli di quella che, ormai, è a tutti gli effetti una trilogia cinematografica, torna nelle sale italiane il celebre orsetto Paddington. Stavolta, però, Paul King lascia a Dougal Wilson il posto dietro la macchina da presa e limita il suo contributo in fase di sceneggiatura. Nonostante i ritmi e l’ironia siano più blandi rispetto alle
installazioni precedenti, Paddington in Perù riesce comunque a mantenere quella naivete tipica del personaggio, seppur la situazione sia capovolta e la famiglia Brown si trovi, stavolta, a vivere un’avventura immersa nel misterioso Perù. Mentre prima, quindi, trovavamo una creatura “selvaggia” alle prese con un contesto borghese quale quello di Londra, adesso sono i perfetti cittadini Brown a trovarsi scaraventati in un luogo ben lontano dai loro standard londinesi.
In Paddington in Perù, i tempi sono cambiati. Paddington ha ottenuto il passaporto ed è ufficialmente un cittadino britannico; Judy e Jonathan, i più giovani della famiglia Brown, sono cresciuti e progettano di andare via e abbandonare il nido casalingo; il divano non è più frequentato e i sei non vivono un’avventura insieme da tempo immemore. La possibilità di una nuova esperienza, però, si presenta quando Paddington riceve la notizia della scomparsa di zia Lucy, che viveva in una casa di riposo per orsi in Perù. A quanto pare, la zia ha fatto perdere le proprie tracce ed è misteriosamente scomparsa. Non resta altro da fare che lanciarsi in un lungo viaggio che porterà i Brown a ricompattarsi alla ricerca di zia Lucy e sulle tracce della mitica città di El Dorado.
Ancora una volta, questo nuovo capitolo cinematografico di Paddington è all’insegna dei più disparati travestimenti e di un’avventura bigger than life che, seppur non riesca a centrare lo stesso divertimento e la medesima naivete degli episodi precedenti, è in grado di regalare alle famiglie quasi due ore di autentico e puro intrattenimento.
La cura dei comprimari, la recitazione scoppiettante, i nonsense, la fusione di riprese dal vero e di CGI si intersecano a elementi narrativi importanti e assai preziosi che risuonano più contemporanei che mai e che conducono a uno scioglimento intelligente e toccante.
Insomma, se ve lo steste ancora chiedendo, Paddington è davvero uno dei personaggi più brillanti oggi giorno e un punto di riferimento non soltanto per famiglie e bambini ma anche per adulti. Lunga vita all’orsetto più tenero che esista e a Paul King che, dopo Wonka, si conferma con quest’ultimo Paddington in Perù uno dei registi per famiglie più interessanti del momento. (La recensione del film “Paddington in Perù” è a cura di Matteo Marescalco)
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LA SCHEDA DEL FILM “PADDINGTON IN PERU'” (t.o. Paddington 3)
Regista: Dougal Wilson – Cast: Olivia Colman, Antonio Banderas, Emily Mortimer, Jim Broadbent, Imelda Staunton, Hugh Bonneville, Ben Whishaw, Julie Walters, Amit Shah, Madeleine Harris – Genere: Commedia, Avventura, Family – Anno: 2024 – Paese: Gran Bretagna, Francia, USA – Sceneggiatura: Mark Burton, Paul King, Jon Foster, James Lamont – Fotografia: Erik Wilson – Durata: 1 h 46 min – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 20 Febbraio 2025 – Il sito ufficiale del film “Paddington in Perù” di Dougal Wilson
Trama: Paddington in Perù, il film diretto da Dougal Wilson, è il terzo capitolo del franchise che racconta le avventure del tenero orsetto british dal montgomery azzurro e il cappello rosso. Paddington è stato il protagonista della letteratura inglese per bambini grazie al libro di Michael Bond intitolato “A Bear Called Paddington”, pubblicato nel 1958…
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