La recensione del film Il caso Belle Steiner a cura di Matteo Marescalco. Ad arrivare su grande schermo è Il caso Belle Steiner, diretto da Benoit Jacquot, interpretato da Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg, e tratto da un romanzo di Georges Simenon. Il film è estremamente contemporaneo per tematiche portate in scena ma non riesce ad approfondirle a dovere e, soprattutto, a suggerire curiosità negli spettatori.
Ne Il caso Belle Steiner, Pierre e Clea sono una coppia senza figli: lui è docente di matematica, lei gestisce un’ottica. I due ospitano in casa, per qualche tempo, la figlia di un’amica. Un giorno, la ragazza viene trovata strangolata. L’omicidio è avvenuto in casa, mentre era presente soltanto Pierre che, però, non si è accorto di nulla. I sospetti iniziano ad addensarsi su di lui. L’uomo è davvero innocente o nasconde qualcosa?
Il dubbio atroce che accompagna lo spettatore lungo tutta la visione de Il caso Belle Steiner è il seguente: chi ha ucciso Belle Steiner? Piuttosto che una vera e propria indagine sull’omicidio e sulla detection, il progetto preferisce approfondire la figura di Pierre, interpretato magistralmente da Guillaume Canet.
Con il suo sguardo magnetico e i suoi comportamenti a volte poco appropriati, è lui l’enigma del titolo. Tra la gogna mediatica cui è sottoposto e lo stravolgimento della sua quotidianità, iniziamo a rivolgere uno sguardo diffidente nei confronti dell’uomo, per cui vale senza dubbio la presunzione d’innocenza ma che, allo stesso tempo, ha qualcosa di troppo singolare per non essere colpevole.
Il caso Belle Steiner si interroga sull’innocenza/colpevolezza di un essere umano, sul modo in cui la sua vita deraglia in una situazione del genere e lo fa senza arrivare a una sentenza e senza che il colpevole venga trovato. A non convincere non è tanto il fatto che il film sembra più volte girare su se stesso senza mai trovare il suo centro quanto la freddezza generale, l’assenza totale di erotismo (quando c’è, è gelido) e dell’ambiguità del desiderio.
Scialbo e privo di mordente, Il caso Belle Steiner intrattiene ma non graffia, affermandosi come un noir gelido, senza brividi e incapace di costruire atmosfera. (La recensione del film Il caso Belle Steiner è a cura di Matteo Marescalco)

LA SCHEDA DEL FILM IL CASO BELLE STEINER (t.o. Belle)
Regista: Benoît Jacquot – Cast: Charlotte Gainsbourg, Guillaume Canet, Kamel Laadaili – Genere: Drammatico, Poliziesco – Anno: 2024 – Paese: Francia – Sceneggiatura: Benoît Jacquot, Julien Boivent – Fotografia: Caroline Champetier – Durata: 1 h 40 min – Distribuzione: Europictures – Data di uscita: 6 Marzo 2025 – Il sito ufficiale del film Il caso Belle Steiner di Benoît Jacquot
Trama: Il Caso Belle Steiner, il film diretto da Benoît Jacquot, si svolge in una piccola città di provincia e vede protagonisti i coniugi Pierre e Cléa (Guillaume Canet e Charlotte Gainsbourg). Lui è un insegnante di matematica e lei è ottica. La loro è una vita tranquilla e monotona, fatta di piccole abitudini. Un giorno arriva Belle, la giovane figlia di un loro amico che si sono offerti di ospitare per un anno. Quando una notte, la ragazza viene trovata misteriosamente morta in casa, inizia un vero calvario per la coppia. Pierre era l’unico presente in casa quella notte, e secondo la perizia, Belle è stata strangolata. Lui diventa inevitabilmente il principale indiziato…
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