Roma, martedì 18 marzo 2025 – Prende il via con una nuova ricca edizione, la 16esima, Irish Film Festa: Festival italiano del cinema e della cultura irlandesi. A Roma, alla Casa del Cinema da mercoledì 26 a domenica 30 marzo, cinque giornate di proiezioni e incontri. In programma 24 film, di cui 21 in anteprima italiana: lungometraggi di finzione, documentari e cortometraggi, scelti nei migliori festival cinematografici dell’isola verde. E tanti registi e attori ospiti dall’Irlanda.
Tra i lungometraggi il premiato dramma Kathleen Is Here, esordio alla regia di Eva Birthistle, protagonista della serie Bad Sisters, che sarà ospite del Festival. Attrici protagoniste Clare Dunne (protagonista di La vita che verrà di Phyllida Lloyd) e Hazel Doupe, la Marian Price della serie Non dire niente, a sua volta presente: il film è un racconto toccante della condizione di molti giovani irlandesi di oggi, alla disperata ricerca dell’amore di una famiglia.
Premio ‘Bingham Ray New Talent’ Galway Film Fleadh 2024, sei candidature IFTA – Irish Film & Television Awards 2025, selezionato Raindance Film Festival.
In programma anche il documentario The Flats, della pluripremiata italiana Alessandra Celesia, che vive a Belfast dal ‘97. Miglior Documentario IFTA 2025, il più importante premio irlandese, e in corsa ai David di Donatello: testimonianza profonda e disarmante dei traumi lasciati dal conflitto in Irlanda del Nord, è girato nel quartiere popolare cattolico New Lodge di Belfast.
Premio ‘Gian Paolo Paoli’ Festival dei Popoli 2024; selezionato tra gli altri a Visions du Réel 2024, IDFA 2024, Sheffield Doc Fest 2024, Docs Ireland 2024, Montreal International Documentary Festival 2024.
Da segnalare anche la ‘Proiezione speciale’ di Vanya, lo spettacolo teatrale tratto da “Zio Vanya” (radicale reinterpretazione del classico di Anton Cechov) filmato durante le perfomance ‘tutto esaurito’ del West End, con la regia di Sam Yates e lo straordinario attore irlandese Andrew Scott che interpreta tutti i personaggi in scena.
Tra gli ospiti Pat Shortt, attore e comico celebre in Irlanda, conosciuto in Italia soprattutto per Gli spiriti dell’isola (The Banshees of Inisherin) di Martin McDonagh: è protagonista dell’Irish Classic dell’edizione 2025, Garage di Lenny Abrahamson (regista di Adam & Paul, Room e Frank), produzione del 2007 premiata tra gli altri a Cannes, IFTA e Torino Film Festival.
Irish Film Festa lo propone nella serata di apertura abbinato al corto Warts & All, esordio alla regia dello stesso Shortt, che partecipa al Festival anche come interprete del dramma nordirlandese Dead Man’s Money. Altri ospiti saranno i registi Paul Kennedy, Luke McManus e Dermot Malone, e gli attori Peter Coonan e Ciaran McMenamin.
Molti dei titoli in programma vedono la partecipazione di attrici della serie Derry Girls, che il pubblico potrà apprezzare su grande schermo: Tara Lynne O’Neill, nella serie Mary, mamma della protagonista Erin; Katie Kiera Clarke, nella serie zia Sarah, mamma di Orla; Siobhán McSweeney, la dissacrante dirigente scolastica Sister Michael, e Judith Roddy, la fascinosa professoressa De Brun.
Il concorso per cortometraggi comprende 13 titoli, scelti tra oltre 200 candidati, tutti in anteprima nazionale e tutti inconfondibilmente irlandesi: i Troubles nel Nord visti da un celebre fotografo di guerra giapponese, un racconto onirico della vita in campagna, l’incredibile squadra di basket di un minuscolo villaggio costiero, l’accoglienza dei rifugiati politici e i loro sogni, l’amore tra una madre e una figlia colpita da malattia.
Spiega Susanna Pellis, direttore artistico: “Irish Film Festa quest’anno è più che mai centrato sugli attori, che consideriamo il vero tesoro del cinema irlandese. Stavolta li vedremo all’opera anche dietro alla macchina da presa: si sono cimentati con la regia Pat Shortt, Paul Kennedy e la bad sister Eva Birthistle, che saranno presenti. E li seguiremo per la prima volta anche a teatro, con la proiezione speciale di Vanya – produzione del National Theatre londinese – dove un prodigioso Andrew Scott interpreta tutti i ruoli.
Novità quindi, ma anche conferme: come lo spazio dedicato al documentario, con titoli che sono per motivi diversi legati anche al nostro paese, e quello per i cortometraggi, la cui selezione – con oltre 200 candidature ricevute – ci ha costretto a non poche rinunce”.
Programma completo su www.irishfilmfesta.org. Ingresso gratuito fino a esaurimento posti, possibilità di posti riservati vincolata a piccola donazione a sostegno del Festival (sul sito i dettagli).
IRISH FILM FESTA nasce nel 2007. Creato e diretto da Susanna Pellis, è prodotto dall’Associazione culturale Archimedia, realizzato in collaborazione con il programma IFI International dell’Irish Film Institute; con il sostegno di Culture Ireland, Screen Ireland; con il patrocinio dell’Ambasciata d’Irlanda in Italia. Sponsor: Intesa Sanpaolo. Media Partner: Film Tv.
I LUNGOMETRAGGI
Finzione
DEAD MAN’S MONEY di Paul Kennedy (Northern Ireland 2024, 82’)
Quando il ricco zio inizia a corteggiare la vedova Maureen, Henry teme di essere escluso dall’eredità. Con la moglie Pauline e un autista dal passato torbido, escogita un piano per evitare che la Vedova metta le mani sul patrimonio. Quando Pauline si fa prendere dai sensi di colpa, paura e sfiducia si insinuano nel trio innescando una serie di eventi senza ritorno.
KATHLEEN IS HERE di Eva Birthistle (Ireland 2024, 94’)
Kathleen ha 18 anni e ha terminato il periodo di affido famigliare. Sua madre biologica è morta da poco, così fa ritorno nella cittadina natale per prendere possesso della casa di famiglia. Trova lavoro e un’amica ma nella sua vita c’è un vuoto, che non può riempire con i social o i reality. Sola, alla disperata ricerca di una figura materna, si avvia su una china autodistruttiva. Cosa riserva il futuro, se il passato è tutto quello che si ha?
KING FRANKIE di Dermot Malone (Ireland 2024, 95’)
Dopo la morte del padre, il tassista dublinese Frankie Burke è assalito dai fantasmi del passato: la visita inaspettata di una persona che non vedeva da anni lo riporta indietro nel tempo, in piena epoca Celtic Tiger, all’interno di quell’hotel a cinque stelle dove tutto è andato storto.
THE SPIN di Michael Head (Northern Ireland 2024, 92’)
Amici di lunga data, Elvis e Dermot sono in difficoltà economica e stanno per essere sfrattati dal loro negozio di musica a Omagh. Venuti a conoscenza della messa in vendita di alcuni dischi che, all’insaputa dello stesso venditore, valgono una fortuna, intraprendono un viaggio verso Sud, per assicurarsi i pregiati vinili e salvare il negozio. Storia semi-autobiografica, The Spin è ispirato alle esperienze del musicista Mark McCausland.
Irish Classic / Tribute to Pat Shortt
GARAGE di Lenny Abrahamson (Ireland 2007, 85’)
Iosie, considerato un innocuo disadattato, è custode in una fatiscente stazione di servizio, alla periferia di una piccola cittadina. Non ha mai avuto ambizioni, amicizie né relazioni sentimentali, eppure, anche se vive isolato, non ha mai perso l’ottimismo. Nel corso di un’estate, però, la sua vita avrà una brusca sterzata.
Proiezione speciale/Special Screening
VANYA (GB, 2023, 100’) – Filmato durante le performance “tutto esaurito” nel West End
Adattamento dello Zio Vanya di Anton Checkov, l’opera segue un gruppo di personaggi che vivono in una tenuta nella campagna russa, immobilizzati in una rete di amore e desiderio non corrisposti. Lo zio Vanya, al centro delle dinamiche familiari, sente di aver sprecato la vita al servizio dell’ex marito della madre defunta. L’attore irlandese Andrew Scott dà vita alla galleria di personaggi esplorando il caleidoscopio delle emozioni umane, sfruttando il potere del legame tra attore e pubblico per addentrarsi nella psiche e nell’immaginario collettivo.
Documentari
IN SEARCH OF HY-BRASIL / AG LORG HY-BRASIL di Martin Danneels (Ireland 2024, 81’)
Mitica, antica isola al largo della costa del Connemara, Hy-Brasil ha ispirato l’allestimento del padiglione irlandese alla Biennale di Architettura di Venezia 2023. I cinque architetti protagonisti dell’esposizione raccontano i concetti alla base del proprio lavoro, mentre scorrono straordinarie immagini di luoghi incontaminati e racconti sul rapporto umani-natura di alcuni abitanti di piccole isole.
NORTH CIRCULAR di Luke McManus (Ireland 2022, 85’)
Un documentario musicale che percorre la North Circular Road di Dublino, strada che unisce alcuni dei luoghi più amati e malfamati del Paese. Il film tocca molti temi della storia della città e dell’isola, dal colonialismo alla salute mentale, fino alla lotta per l’emancipazione femminile, affrontando questioni di stringente attualità, con l’accompagnamento delle performance musicali degli artisti del posto.
THE FLATS di Alessandra Celesia (France, Belgium, Ireland, UK 2024, 114’)
Nel suo appartamento nelle torri di New Lodge, quartiere popolare cattolico di Belfast fra i più segnati dal conflitto, Joe rievoca i traumi vissuti durante i Troubles. I suoi amici e vicini di casa Jolene, Sean, Angie, si uniscono a lui in un processo di rivisitazione collettiva delle dure vicende che hanno plasmato le loro vite.
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