Quattro scuole del Lazio con oltre 400 studenti e studentesse coinvolte, con l’obiettivo di trasformarli e trasformarle da semplici spettatori e spettatrici in cittadini e cittadine capaci di riflettere criticamente, esplorare attraverso il cinema le sfide del presente e immaginare e ridisegnare il futuro, grazie a proiezioni e laboratori in classe con docenti e professionisti del settore. Sono gli elementi al centro della terza edizione di Vedere per capire – Il cinema a scuola, progetto del MedFilm Festival che coinvolge il Liceo Statale Maria Montessori di Roma, il Lycée Chateaubriand di Roma, l’IPS Maffeo Pantaleoni di Frascati e l’IIS Via Gramsci di Valmontone.
Il percorso di formazione al linguaggio filmico, dedicato ai temi dell’identità e dell’intercultura, nasce dall’esperienza del MedFilm Festival (l’unico festival italiano dedicato alle cinematografie del Mediterraneo e il più antico di Roma) ed è realizzato dall’Associazione Methexis, da sempre attiva nella promozione dell’educazione audiovisiva nelle scuole secondarie di secondo grado. L’attività formativa si inserisce nell’ambito del Piano nazionale di educazione all’immagine per le scuole promosso dal Ministero della Cultura e dal Ministero dell’Istruzione e del Merito. Il progetto coinvolge 400 ragazze e ragazzi in un percorso di media literacy ed educazione civica, con proiezioni a scuola e al cinema e laboratori che guideranno i partecipanti e le partecipanti all’analisi critica delle opere, al fare cinema e all’immergersi in prima persona nelle narrazioni. Al loro fianco ci saranno i tutor del MedFilm, i docenti coinvolti in modo continuo e un gruppo di professionisti del settore nel mondo di critica, montaggio, animazione e cinema del reale.
L’obiettivo è stimolare le capacità critiche e di analisi del linguaggio audiovisivo, educare all’immagine, ma anche raccontare il Mediterraneo, le sue culture e la sua complessità. Perché come sottolinea Ginella Vocca, direttrice artistica del MedFilm Festival: “Vogliamo ribadire in questo momento così complesso sostegno e vicinanza alla scuola, luogo fondamentale di educazione, di incontro, di crescita, di fruizione e produzione di cultura, ma anche e soprattutto di elaborazione di un presente storico a tratti drammatico”.
Attraverso la varietà dei paesi rappresentati (Europa, Mediterraneo, e Medioriente: Italia, Tunisia, Marocco, Algeria, Egitto, ecct.), dei formati adottati (lungometraggio, cortometraggio sia di finzione che documentario), dei generi (commedia, dramma, biopic, poliziesco, fantastico, e così via) e dei temi affrontati, si intende invitare gli studenti ad una visione critica e consapevole, alla riflessione sui temi e le vicende umane narrate dai film, alla loro contestualizzazione storica, sociale e geopolitica, portando a galla dubbi e domande attraverso un dibattito guidato dai tutor e centrato sulle questioni più urgenti del nostro presente proposte dalle opere in visione, stimolando al contempo interesse per come si realizza un’opera filmica, sui mestieri del cinema e dell’audiovisivo più in generale.
Oltre alla creazione di un’aula-cinema negli istituti per accogliere un programma di cortometraggi (italiani e internazionali), documentari e lungometraggi, le proiezioni si terranno al cinema come in un vero e proprio festival. Infatti il percorso ha preso avvio con due appuntamenti a novembre presso il cinema Moderno The Space, per far scoprire fin da subito agli studenti il fascino e l’importanza della sala cinematografica. Gli studenti e le studentesse coinvolte hanno partecipato alla proiezione di una matinée di cortometraggi accompagnati dal regista Valerio Ferrara che ha dato ampio spazio alla spiegazione dei mestieri del cinema. Sempre a novembre, gli studenti e le studentesse coinvolte hanno partecipato alla proiezione di No Other Land, potente documentario del collettivo israelo-palestinese composto da Basel Adra, Hamdan Ballal, Yuval Abraham, Rachel Szor, vincitore agli Oscar 2025, la storia di una lotta e di un’amicizia in Cisgiordania. La proiezione, preceduta da una introduzione finalizzata a focalizzare il contesto culturale, geopolitico e produttivo dal quale proviene il film, è stata seguita da una lunga discussione animata dai tutor Martina Zigiotti e Alessandro Zoppo. Da questo primo momento di formazione, il progetto si trasferisce poi in classe con lezioni di analisi e comprensione dei linguaggi e dei processi creativi che portano alla realizzazione di un film e i laboratori di critica cinematografica, montaggio, animazione e cinema del reale, tenuti rispettivamente da Sergio Sozzo e Aldo Spiniello (Sentieri Selvaggi), Esmeralda Calabria (regista e montatrice), Lorenzo Latrofa (animatore) e Antonio Demma (regista).
Il Laboratorio di Lettura critica del linguaggio filmico e scrittura al Lycée Chateaubriand tenuto dai critici cinematografici e docenti della scuola di Cinema Sentieri Selvaggi Aldo Spiniello e Sergio Sozzo, culminerà con la produzione di un testo di critica da parte degli studenti. Il laboratorio, strutturato in cinque incontri, partirà dall’analisi approfondita dei film visionati nella prima parte del percorso didattico, (storia, sviluppo narrativo, personaggi, regia) offrirà agli studenti agli studenti strumenti di lettura, analisi ed elaborazione delle opere, nell’ottica della scrittura critica
Il Laboratorio per la creazione di un documentario al Liceo Statale Maria Montessori, guidato dalla regista e montatrice Esmeralda Calabria. Si comincerà dall’individuazione e dalla scelta del tema da sviluppare, che potrebbe essere quello di genere e delle relazioni sentimentali. Gli studenti, accompagnati dai tutor nel percorso di realizzazione del documentario, dovranno confrontarsi con la narrazione audiovisiva dei concetti di relazione, amore e famiglia, attraverso l’espediente dell’intervista, intesa sia come strumento di ricerca individuale che come strumento di confronto con il proprio contesto familiare e sociale. La ricerca proverà ad attingere testimonianze dagli album e dai film di famiglia, mentre, su un piano individuale, dai contenuti personali realizzati sui social: le pagine Instagram e TikTok saranno trattate come archivi che andranno ad interagire con il materiale “storico degli archivi di famiglia” e con il materiale realizzato nelle interviste. Da un punto di vista tecnico si alterneranno l’utilizzo di camere professionali a smartphone e strumenti di digitalizzazione dei materiali analogici, la scelta del formato da utilizzare (verticale, orizzontale, quadrato) sarà preliminarmente concordato in un’apposita lezione con gli studenti in base alle loro sensibilità.
Il laboratorio per la realizzazione di una grafica animata (motion graphic) all’IIS Via Gramsci di Valmontone guidato da Lorenzo Latrofa sarà un percorso su un tema assegnato dal gruppo di formatori, in linea con il loro percorso di studi. Nel ciclo delle otto lezioni, i ragazzi e le ragazze si confronteranno sia con la composizione grafica che con la narrazione per immagini. La modalità operativa sarà il lavoro di gruppo: una dinamica importante dal punto di vista formativo, umano e pratico. I temi al centro del laboratorio saranno lo sviluppo e il lavoro sull’idea, la regia, lo storyboard e il layout, l’animazione vera e propria con la creazione grafica, la revisione e gli ultimi ritocchi prima della chiusura e della presentazione dei progetti. I quattro laboratori si configurano quindi come un viaggio che partendo dall’aula-cinema e passando per una sala, torna e si conclude in classe affinché studenti e studentesse, dopo le visioni e le analisi, acquisiscano strumenti pratici sfruttando gli strumenti e le metodologie apprese durante la formazione.
I film scelti dal team di lavoro di Vedere per capire – Il cinema a scuola sono accuratamente selezionati e proposti a seconda del tipo di istituto coinvolto e del percorso di studi di ragazze e ragazzi.
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