“I sette samurai” Recensione. Siamo nel XVI secolo, durante l’epoca’ più travagliata della storia del Giappone. Un gruppo di ladroni taglieggia, rapina e devasta periodicamente un piccolo villaggio di contadini, portando via,
oltre ai raccolti, anche le donne. Alcuni di loro, stanchi dei continui soprusi, si recano in città per cercare qualcuno disposto ad aiutarli. Ma, trovare dei samurai pronti a combattere per un pugno di riso, non è semplice. Incontrano, casualmente, il nobile Kambei, il quale, commosso dalle loro sofferenze, riesce a coinvolgere altri sei uomini. I sette samurai preparano la difesa del villaggio…
Idea Centrale
Un’importante epopea contadina degli umiliati e degli offesi, un incitamento contro la rassegnazione e lo scoraggiamento, visti come due grandi nemici dell’uomo.
Recensione
Il confronto/scontro fra due culture, quella della campagna e quella delle armi. Mentre la prima è descritta nella sua globalità, attraverso il ritratto della massa dei contadini, la seconda è più approfondita e i sette samurai incarnano aspetti diversi della morale della cultura e del comportamento giapponese. (La Recensione de “I sette samurai” di Akira Kurosawa è tratta da “201 Film Capolavoro secondo la critica” di Gaetano Sandri). “Ancora una volta abbiamo perso… I veri vincitori sono loro”: in questa frase finale del nobile Kambei, riferita ai contadini che dopo l’aspra battaglia tornano sereni al loro lavoro, è racchiusa tutta la filosofia di un mondo di cui Kurosawa si fece epico cantore. Ritenuto da molti l’opera più importante del genre jidai-geki (film sui samurai), Shichinin no samurai è anche il film-capolavoro di Akira Kurosawa, un western orientale (lo stesso regista disse di aver voluto fare unfilm ispirato al genere più tipicamente americano) paragonabile ai classici di John Ford o di Howard Hawks. Poema epico, inno alla solidarietà interclassista, apologo sulla vita come iniziazione (un tema che tornerà spesso nella cinematografia di Kurosawa) il film è ambientato nel Giappone dell’epoca della guerre civili (XVI secolo): in un villaggio minacciato da una banda di fuorilegge, i contadini decidono di ingaggiare dei samurai che li difendono e chiedono la collaborazione di Kambei (Takashi Shimura), un nobile in cerca di un’ultima occasione per dare un senso alla propria esistenza. Riunito un gruppo di sette guerrieri, Kambei e compagni addestrano i contadini alla difesa. Kurosawa ottiene l’effetto epico grazie a tocchi di estremo realismo, come i colpi di spada e le cadute al ralenti nelle pozze d’acqua o nella polvere, e l’uso contemporaneo di più macchine da presa per girare una stessa scena (una tecnica utilizzata più volte dal maestro giapponese): ” Se l’avessi filmata col metodo tradizionale”, scrisse, “un’inquadratura dopo l’altra, non avrei avuto la garanzia che sarebbe stato possibile ripetere due volte ciascuna azione esattamente nello stesso modo. Così, usai tre macchine da presa contemporaneamente. Lavorare con tre macchine simultaneamente non è tanto facile come può sembrare”. Accolto con grande favore all’uscita (vinse un Leone d’Argento alla mostra di Venezia nel 1954) il film venne molto apprezzato anche negli Stati Uniti: tant’è che gli americani ne acquistarono i diritti per farne un remake, che divenne famoso tanto quanto l’originale: è naturalmente I Magnifici Sette di John Sturges. (La Recensione del film “I sette samurai” è tratta da “I 100 Capolavori – Un Secolo di Grande Cinema” di Ciak)
Note e Curiosità
La lavorazione travagliata e il continuo sforamento del budget minacciarono più volte la chiusura dell’intero progetto. Infatti dopo tre mesi di pre-produzione era avvenuto il primo ampio sforamento, in verità molto basso se confrontato ai costi hollywoodiani dell’epoca. Kurosawa montava e mostrava ogni giorno il girato alla produzione per evitare i tagli al budget. Toho Company, a fine riprese, imporrà a Kurosawa tagli alla pellicola di circa un’ora per la distribuzione in occidente al fine di garantire una fruizione giornaliera del film che andasse oltre le due visioni. La versione integrale di oltre tre ore verrà distribuita solo nelle maggiori città del Giappone. Il film fu poi presentato alla Mostra di Venezia ricevendo i plausi della critica e il Leone d’argento. Anni dopo, parlando di quel premio, Kurosawa affermò: “… invece dei Sette Samurai, a Venezia, hanno visto i Tre samurai e mezzo”. Solo nei tardi anni ’80 l’occidente potrà godere della versione senza tagli. Infatti in Italia la versione integrale verrà trasmessa da Rai 1 appositamente ridoppiata.
“I sette samurai” di Akira Kurosawa è disponibile in Streaming su
LA SCHEDA DE “I SETTE SAMURAI” (Shichinin no samurai)
Regista: Akira Kurosawa – Cast: Takashi Shimura, Toshirô Mifune, Yoshio Inaba, Seiji Miyaguchi, Minoru Chiaki, Ichirô Chiba, Kamatari Fujiwara, Sôjin Kamiyama, Yu Akitsu, Bokuzen Hidari, Fumiko Homma, Kuninori Kodo, Yoshio Kosugi, Ko Kimura, Daisuke Katô, Toranosuke Ogawa, Senkichi Omura, Haruo Nakajima – Fotografia: Asakazu Nakai – Sceneggiatura: Akira Kurosawa, Shinobu Hashimoto, Hideo Oguni – Musica: Fumio Hayasaka – Genere: Avventura – Anno: 1954 – Paese: Giappone – Durata: 2h – Distribuzione: Dear Film – Data di uscita: 26 aprile 1954 (Giappone) – La scheda del film “I Sette Samurai” su Wikipedia
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