La recensione del film La Gazza Ladra a cura di Claudio Montatori. C’è ancora Marsiglia nell’ultima fatica cinematografica di Robert Guideguian con la sua gente proletaria piena di problemi economici ma dotata di gran cuore e ci sono gli attori di sempre come protagonisti, a dare volto ai personaggi. C’è Ariane Ascaride, sua moglie e musa, che interpreta Maria, e c’è l’immancabile Jean-Pierre Derroussin nei panni di Monsieur Moreau, un suo assistito. Sì, perché Maria fa la badante e cameriera. Cucina, fa la spesa, si preoccupa del benessere delle persone di cui si prende cura, è sinceramente
affezionata a loro e ne riceve in cambio stima e fiducia. Dunque non si sente in colpa se ogni tanto fa un po’ di cresta sulla spesa e si consente il lusso, mentre ascolta musica classica, di mangiare un piatto di ostriche di cui è ghiotta, è un tocco di bellezza, un luccichio nella sua vita, La Gazza Ladra infondo è attratta da tutto ciò che luccica e così è per Marie, senza far del male, senza esagerare, per dare alla vita un po’ di colore in più e talvolta per tamponare le perdite al gioco di suo marito, Bruno (Gérard Meylan), che ha una pensione di sussistenza e il vizio delle carte.
E poi Maria ha uno scopo nella vita, quello di permettere al suo amatissimo nipote di studiare pianoforte, certa com’è che sia pieno di talento. Così non si fa scrupolo di accreditare sul conto dell’ignaro Monsieur Moreau le rate dello strumento acquistato in un negozio di articoli musicali dal nome che è un segno del destino, La Pie Voleuse, La Gazza Ladra appunto. Sia gloria a Rossini.
Mosieur Moreau dopotutto è un benestante e neppure si accorge dell’addebito, che male c’è? Maria non pensa di far male, infondo i suoi sono bisogni.
Guideguian non rinuncia alla sua formazione marxista e quello di Maria ha un vago sapore di socialismo, la redistribuzione delle ricchezze fatta in casa, nessuna violenza, solo gustare un po’ di sapori altrimenti impossibili. Ma Monsieur Moreau ha un figlio.
Se siete rigorosamente benpensanti questa tenera commedia non vi si addice, se vi piacciono le favole non perdete questo film, correte al cinema a vedere La Gazza Ladra. (La recensione del film La Gazza Ladra è a cura di Claudio Montatori)

LA SCHEDA DEL FILM LA GAZZA LADRA (t.o. La pie voleuse)
Regista: Robert Guédiguian – Cast: Ariane Ascaride, Jean-Pierre Darroussin, Gérard Meylan, Grégoire Leprince-Ringuet, Marilou Aussilloux, Lola Naymark, Robinson Stévenin, Geneviève Mnich, Jacques Boudet, Jacqueline Vicaire, Thorvald Sondergaard – Genere: Commedia – Anno: 2024 – Paese: Francia – Sceneggiatura: Robert Guédiguian, Serge Valletti – Fotografia: Pierre Milon – Durata: 1 h 36 min – Distribuzione: Officine UBU – Data di uscita: 17 Apile 2025 – Il sito ufficiale del film La gazza ladra di Robert Guédiguian
Trama: La Gazza Ladra, il film diretto da Robert Guédiguian, si svolge a Marsiglia e racconta la storia di Maria (Ariane Ascaride), una donna matura dal cuore generoso che dedica la sua vita ad aiutare gli altri, in particolare a prendersi cura di persone anziane. Nonostante il suo impegno e la sua devozione, Maria vive in una condizione economica precaria e fatica a sbarcare il lunario. Disperata, comincia a rubare piccole somme di denaro alle persone di cui si occupa, nella speranza di migliorare la sua situazione e di garantire un futuro migliore al suo amato nipotino, che mostra un talento precoce per il pianoforte…
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