Cinema4Stelle

Parigi tutto in una notte Recensione Locandina

emergenza dopo una manifestazione dei gilet gialli. Ed è qui che Raf (donna borghese e nevrotica interpretata superbamente da Valeria Bruni Tedeschi) farà la conoscenza di Yann (Pio Marmai) dando vita ad un vero e proprio “scontro di classe”, dove emergeranno realtà e punti di vista diametralmente opposti. Candidato a 6 premi Cèsar, il film può vantare un ottimo livello recitativo (da elogiare anche l’interpretazione di Marina Fois), un ritmo che pian piano si fa sempre più incalzante (anche se comunque non sono presenti scene di “azione” vera e propria) e una buona regia, ma trova il suo punto debole nella trama. Come già detto in apertura – infatti – più un film sembra di assistere ad un documentario (di buona fattura, per carità) sui conflitti interni parigini, con un’accentuata distinzione tra “borghersi” e “plebei”, dove questi ultimi sono più preoccupati di dove lavorare (per sopravvivere) piuttosto che della propria salute fisica. Non ci si annoia, c’è tensione, umanità ed è originale la scelta di escludere quasi del tutto la musica di scena, quindi ci troviamo di fronte ad un discreto lavoro, che sicuramente in patria farà riflettere e discutere, in altri paesi – forse – resta un film “di nicchia” (La recensione del film “Parigi, tutto in una notte” è di Federico Reforgiato)