C’era una volta il crimine Recensione. La recensione del film “C’era una volta il crimine” di Matteo Marescalco. Siete pronti a tornare a viaggiare nel tempo in compagnia di Massimiliano Bruno, Marco Giallini e Gianmarco Tognazzi? Dopo Non ci resta che il crimine e Ritorno al crimine, torna al cinema, infatti, la saga comica con protagonisti
Moreno e Giuseppe. Questa volta, Gianfranco e Lorella trasportano i soliti ignoti nel 1943. Qual è il loro obiettivo? Rubare la Gioconda ai francesi! Ad aiutarli nell’impresa c’è Claudio Ranieri, supplente precario in congedo illimitato per aver picchiato uno studente. I tre riescono a fuggire con il dipinto ma perdono il varco temporale che li avrebbe riportati al presente. Così, la banda si rifugia a casa di Adele, che molti anni dopo sarebbe diventata la nonna di Moreno. L’uomo conosce anche la versione bambina di sua madre che, però, viene rapita dai nazisti. Per evitare di intaccare incontrovertibilmente il flusso temporale, il gruppo deve recuperare Monica e provare a salvare la pelle. Tra svariati incontri con Benito Mussolini e Sandro Pertini, l’impresa si rivela essere più complessa di quanto previsto. Impossibile evitare di pensare a Non ci resta che piangere e alla saga di Ritorno al futuro. Come nel film di Benigni e Troisi, anche qui, i personaggi principali si ambientano lentamente in questa nuova realtà al punto tale da pensare di non tornare al presente. Questo nuovo capitolo della saga di Massimiliano Bruno ha perso Alessandro Gassmann ma ha conquistato Carolina Crescentini e Giampaolo Morelli, forieri di nuovi spunti narrativi e di linee di racconto da poter intarsiare. Nonostante C’era una volta il crimine risulti estremamente limitato nei momenti action – che sono pochi e, per lo più, avvengono fuori campo o sono relegati a ellissi narrative – e più dinamici, la controparte da commedia su un pugno di sgangherati senza arte né parte funziona e diverte grazie, soprattutto, all’infantile entusiasmo con cui si rapporta alla Storia e ai suoi protagonisti. Su tutti i momenti comici, svetta la partita a scopone con Sandro Pertini che, anni dopo, l’avrebbe replicata sull’aereo al ritorno dalla vittoria dei Mondiali di calcio in Spagna del 1982 – anno che, tra l’altro, si ricollega proprio al 1982 di Non ci resta che il crimine. I personaggi attraversano il cambiamento, si lasciano dietro gli opportunismi caratteriali e comprendono ciò che è giusto e sbagliato. In tal senso, è possibile sostenere che questo film sia totalmente innamorato dei suoi protagonisti che, tutti quanti, riescono a dare il massimo sia come interpretazione sia come sviluppo dell’arco narrativo. (La recensione del film “C’era una volta il crimine” è di Matteo Marescalco)
LA SCHEDA DEL FILM “C’ERA UNA VOLTA IL CRIMINE” (C’era una volta il crimine)
Regista: Massimiliano Bruno – Cast: Giampaolo Morelli, Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Carolina Crescentini, Massimiliano Bruno, Edoardo Leo, Giulia Bevilacqua, Ilenia Pastorelli – Genere: Commedia – Anno: 2022 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Andrea Bassi, Nicola Guaglianone, Massimiliano Bruno – Fotografia: Marco Pieroni – Durata: 1h 40 min. – Distribuzione: 01 Distribution – Data di uscita: 10 Marzo 2022 (Italia) – Il Sito ufficiale del Film “C’era una volta il crimine”
Trama: C’era una volta il crimine, film diretto da Massimiliano Bruno, è il terzo capitolo della saga di viaggi nel tempo iniziata con Non ci resta che il crimine (2019). Saranno presenti nel film non solo i protagonisti di sempre, Marco Giallini, Gian Marco Tognazzi, Massimiliano Bruno ed Edoardo Leo (rimasto nel presente e divenuto grande amico dei suoi iniziali avversari), ma anche nuovi volti, come Giampaolo Morelli e Carolina Crescentini. In questo terzo capitolo ritroviamo la banda di criminali improvvisata, decisa a compiere un altro viaggio indietro nel tempo, questa volta fino al 1943, per portare a termine una missione patriottica: rubare la Gioconda e riportarla in terra italiana. Ad aiutare lo spavaldo Moreno (Marco Giallini) e il pavido Giuseppe (Gian Marco Tognazzi) in questa impresa ci sarà il professore di storia Claudio Ranieri (Giampaolo Morelli), puntiglioso e con problemi a gestire l’ira. I tre dovranno fare i conti con più pericoli di quanti immaginassero e durante la fuga con l’opera d’arte si vedranno costretti a trovare un riparo a casa della giovane nonna di Moreno, Adele (Carolina Crescentini), dove l’uomo rivede anche sua mamma Monica, sebbene sia ancora una bambina…
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