Altrimenti ci arrabbiamo (2022) Recensione. La recensione del film “Altrimenti ci arrabbiamo (2022)” di Matteo Marescalco. Nel 1974, …altrimenti ci arrabbiamo! portava al cinema la cifra record di 11 milioni e mezzo di spettatori. Nel corso degli anni, il film diretto da Marcello
Fondato e interpretato dalla coppia Terence Hill/Bud Spencer si sarebbe assestato al 14esimo posto nella top dei film italiani più visti di tutti i tempi. Misurarsi con un classico del genere vuol dire attirare su di sé potenziali ire da parte di spettatori e critica del settore.
Il nuovo Altrimenti ci arrabbiamo è un requel (ovvero, come ci ha insegnato l’ultimo capitolo di Scream, un mix di remake e sequel) in grado di omaggiare il capostipite e divertire per buona parte del tempo all’insegna di una comicità puramente slapstick. A fungere da eredi di Hill e Spencer sono Alessandro Roia ed Edoardo Pesce, nei panni di Sorriso e Carezza, ottimi per intesa e tempi comici. Da bambini, i due si sono fatti rubare la Dune Buggy ormai entrata nella leggenda. Il tempo, però, offre loro una seconda occasione. Divenuti adulti e dopo una lunga separazione, infatti, i due si incontrano nuovamente e scoprono che l’oggetto dei loro desideri è stato messo in palio in una competizione automobilistica. Decidono, così, di unire le forze a malincuore e riportare a casa la Dune. A promuovere l’evento è il malvagio Torsillo, un costruttore edile dedito alla speculazione selvaggia. Il suo obiettivo è anche quello di espropriare illegalmente il circo di Miriam, domatrice di tigri e lanciatrice di coltelli. Tra una scazzottata e l’altra, la Dune Buggy sembra essersi trasformata in una meta irraggiungibile.
Al netto di una trama semplicistica, Altrimenti ci arrabbiamo è strutturato come una slapstick comedy collocato in uno spazio-luogo fuori dalla realtà: questa sorta di atemporalità somiglia agli scenari steampunk di Mad Max: Fury Road e a quelli brutali di Non aprite quella porta. Al netto di questi paragoni avventati, rimane la logica di un’operazione che, coadiuvata da Netflix, porterà sul piccolo schermo il requel di un classico del cinema popolare italiano degli anni Settanta – che servirà, quindi, ad allargare ulteriormente verso un target adulto il pubblico di riferimento della piattaforma di Ted Sarandos.
Ecco, piuttosto che parlare di nostalgia, omaggi e riscrittura di un classico, quindi, tornerebbe utile soffermarsi brevemente su questa operazione commerciale che, oltre a racimolare qualche migliaia di euro, potrebbe portare su Netflix un target di pubblico desueto. Con la speranza che continui anche ad andare in sala e non abbandoni il luogo dove tutti i sogni nascono alla luce di un proiettore. (La recensione del film “Altrimenti ci arrabbiamo (2022)” è di Matteo Marescalco)
LA SCHEDA DEL FILM “ALTRIMENTI CI ARRABBIAMO” (Altrimenti ci arrabbiamo)
Regista: YouNuts – Cast: Edoardo Pesce, Alessandro Roia, Alessandra Mastronardi, Christian De Sica, Francesco Bruni, Massimiliano Rossi, Michael Schermi, Gabriele Cristini, Christian Monaldi – Genere: Commedia – Anno: 2022 – Paese: Italia – Sceneggiatura: Vincenzo Alfieri, Giancarlo Fontana, Tommaso Renzoni, Giuseppe G. Stasi – Fotografia: Leonardo Mirabilia – Durata: 1h 30 min. – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 23 Marzo 2022 (Italia) – Il sito ufficiale del Film “Altrimenti ci arrabbiamo (2022)”
Trama: Altrimenti ci arrabbiamo, film diretto da Antonio Usbergo e Niccolò Celaia, racconta la storia di due fratelli, Carezza e Sorriso (Edoardo Pesce e Alessandro Roia), che nonostante la stretta parentela, sono molto diversi tra loro, cosa che sia durante l’infanzia che tutt’oggi li ha sempre portati allo scontro. I due, però, dovranno accantonare i loro screzi, quando la Dune Buggy, un’auto da spiaggia di proprietà del padre, viene portata via da Torsillo (Christian De Sica), infido speculatore edilizio, e dal figlio Raniero. Per recuperare l’automobile, i due decidono di allearsi con un gruppo di circensi con a capo Miriam (Alessandra Mastronardi), tanto affascinante quanto temibile. I fratelli e il circo, infatti, hanno come nemico comune Torsillo, che con i suoi malaffari intralcia anche il business dei circensi. Tra un mangiata di salsicce, una bevuta di birra e le scazzottate, accompagnante immancabilmente da goffi inseguimenti, Carezza e Sorriso riusciranno a riavere indietro la macchina dell’adorato padre?…
no vabbeh ma Mad Max: Fury Road in un articolo su questo film non si puo’ leggere!!!
Tutt’altro. Un paragone del genere mi sembra calzare a pennello. Non ho messo a confronto Altrimenti ci arrabbiamo e Mad Max: Fury Road. Ho nominato il film di Miller in quanto inevitabile reference in ottica di mooboard per il titolo degli YouNuts. In questo senso il paragone è tutto fuorché avventato.