Parigi, 13arr. Recensione. La recensione del film “Parigi, 13arr.” di Mirko Nottoli. Sono multietnici, sono cosmpoliti, sono precari, sono spiantati, sono istruiti, sono interconnessi, sono tecnologici, sono disinibiti, sono liberi, libertari, sono disincantati. Sono i giovani d’oggi, secondo Jacques Audiard. Vivono in
subaffitto, in camere minuscole, lavorano in un call center, fanno i camerieri, frequentano l’università, navigano su siti d’incontri e web chat, scopano. Compensano il disincanto, l’assenza di prospettiva, con il sesso. Non sono incattiviti, non sono disperati, sono consapevoli, sono ostinati. Questo è il loro mondo del resto, questo è il mondo che è stato loro dato, è il mondo che conoscono, non ne conoscono altri, come si fa a bramare o invidiare qualcosa che non si conosce? Cinici, ammaccati ma non vinti né piegati. Sono i giovani d’oggi secondo Jacques Audiard e cercano quello che cercano tutti, in ogni tempo e in ogni età, in ogni luogo e in ogni strato sociale: la realizzazione di sé, una condizione di vita soddisfacente, il non sentirsi inadeguati, qualcuno con cui condividere i sentimenti, l’amore, un barlume di felicità. Tratto dalle graphic novel di Adrian Tomine, Parigi 13 arr. è uno spaccato generazionale che nel seguire le vicende intrecciate di tre/quattro personaggi, sa farsi affresco esistenziale, ambientato in un quartiere periferico ma neanche tanto di Parigi, il tredicesimo appunto, ex sobborgo operaio, degradato ma neanche tanto, che potrebbe essere un quartiere decentrato di qualsiasi altra grande metropoli, tutto edifici grigi di cemento, graffiti, linee della metro sopraelevate, melting pot già acquisito. Le Sacre Coeur si vede ma solo di lontano. Attraverso un piglio decisamente moderno, tanto nei contenuti quanto nel linguaggio (di grande impatto la bellissima colonna sonora “elettronica” firmata da Rone) – nonostante l’uso del bianco e nero da vecchio documentario sociologico – Jacques Audiard ci invita ad uno sguardo di speranza, lieve ed empatico, capace di farci riappacificare con questo nostro, strano, folle tempo. (La recensione del film “Parigi, 13arr.” è di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “PARIGI, 13ARR.” (Les Olympiades)
Regista: Jacques Audiard – Attori: Lucie Zhang, Noémie Merlant, Makita Samba, Jehnny Beth, Camille Léon-Fucien, Oceane Cairaty, Anaide Rozam, Pol White, Rong-Ying Yang, Geneviève Doang – Genere: Drammatico – Anno: 2021 – Paese: Francia – Sceneggiatura: Jacques Audiard, Céline Sciamma, Léa Mysius – Fotografia: Paul Guilhaume – Durata: 1h 45 min – Distribuzione: Europictures e Virtuose Pictures in collaborazione con Cine1 Italia – Data di uscita: 24 Marzo 2022 (Italia)
Trama: Parigi, 13Arr., il film diretto da Jacques Audiard, racconta una moderna storia di amore e amicizia, giovinezza e sessualità, filmata in un sontuoso bianco e nero. Quattro vite con i rispettivi interrogativi esistenziali, quattro destini che si intrecciano sullo sfondo dei grattacieli parigini di “Les Olympiades”, quartiere nel XIII arrondissement di Parigi. Emilie incontra Camille, che è attratto da Nora, che incrocia il cammino di Amber. Tre ragazze e un ragazzo ridefiniscono l’amore moderno….
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