Finale a sorpresa Recensione. La recensione del film “Finale a sorpresa” di Mirko Nottoli. Finale a sorpresa, film spagnolo del duo Cohn e Duprat, presentato all’ultimo festival di Venezia, intrattiene una qualche relazione con il film di Michel
Franco, Sundown, presentato anch’esso all’ultimo festival di Venezia (da cui sono usciti entrambi a bocca asciutta), uscito nelle sale solo la settima scorsa: tutti e due i film parlano del Cinema. Quello di Franco lo fa in modo più pratico, più mascherato; Finale a sorpresa è più teorico, più manifesto. Trattasi infatti di classico caso di film nel film, di cinema sul cinema. Narra di un ricco industriale che compiuti ottant’anni si convince, per sfizio, di dover lasciare ai posteri un’opera grandiosa. Indeciso se costruire un ponte o realizzare un film, decide di realizzare un film (farà anche il ponte). Il film dovrà essere il migliore di tutti i tempi per cui ingaggia la regista più in auge del momento, Lola Cuevas (Penelope Cruz) e due tra gli attori più celebri del paese, due attori agli antipodi ma allo stesso modo grandi: da un lato la star hollywoodiana Felix Rivero, dall’altro l’autore e maestro teatrale Ivan Torres (interpretati, rispettivamente, con grande senso dell’ironia, da Antonio Banderas e Oscar Martinez). Da qui in poi Finale a sorpresa si struttura intorno ad una serie di “prove”, orchestrate dalla stessa regista, una serie di siparietti (molti dei quali riusciti) in cui si affrontano questi due modelli di recitazione che sono anche due approcci alla vita, modelli inconcialibili, accomunati però dalla smisuratezza dell’egocentrismo (cui si aggiunge l’egocentrismo della regista), svelandoci allo stempo tempo, come fa appunto il film di Franco, i meccanismi che stanno dietro le quinte del linguaggio cinematografico. Lo fa indulgendo fin troppo sullo stereotipo, il che va bene se serve per superarlo, lo stereotipo, un po’ meno se allo stereotipo ci si ferma così come sembra fermarsi la pellicola nella descrizione, sì divertita ma pure scontata, della cineasta geniale ed eccentrica che insegue l’ispirazione a tutti i costi, della star mondiale, vanesia e superficiale, idolatrata dalle masse ma che sostanzialmente è un cane a recitare (non a caso per interpretare uno che non sa recitare hanno preso Banderas che da par suo li ripaga dimostrando coi fatti la correttezza della scelta), del grande attore impegnato e intellettuale, che rifiuta premi e ribalte per amore dell’arte, tutto metodo e immedesimazione, ma che appena può va a farsi sbiancare i denti. Così accade che Finale a sorpesa assomigli a Sundown anche per quel vago senso di vacuità che ci lascia alla fine, quel sentore di incompiutezza che però non riesce a guastare del tutto la piacevolezza con cui la pellicola si è fatta fino a lì guardare, causa nel film di Franco di un finale privo di ambiguità, causa nel film di Cohn e Duprat di un finale colmo di ambiguità. Ci si chiede quando un film finisce per davvero, concludendo che ce sono alcuni che non finiscono mai. Altri, aggiungiamo noi, forse nemmeno cominciano. (La recensione del film “Finale a sorpresa” è di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “FINALE A SORPRESA” (Competencia oficial – Official Competition)
Regista: Mariano Cohn, Gastón Duprat – Cast: Penélope Cruz, Antonio Banderas, Oscar Martinez, Irene Escolar, Melina Matthews, Pilar Castro, Manolo Solo, Carlos Hipólito – Genere: Commedia- Anno: 2021 – Paese: Spagna – Sceneggiatura: Mariano Cohn, Gastón Duprat – Fotografia: Arnau Valls Colomer – Durata: 1h 54 min. – Distribuzione: Lucky Red – Data di uscita: 21 Aprile 2022 – Il sito ufficiale del Film “Finale a sorpresa”
Trama: Finale a sopresa, il film diretto da Mariano Cohn e Gastón Duprat, vede protagonista Lola Cuevas (Penelope Cruz), un’eccentrica e affermata regista a cui è stata commissionata la regia di un film da un imprenditore miliardario megalomane deciso a lasciare il segno nella storia. L’ambiziosa impresa richiede i più grandi talenti, così Lola scrittura due stelle della recitazione: il divo sciupafemmine di Hollywood, Félix Rivero (Antonio Banderas) e il capofila del cinema e del teatro impegnato, Iván Torres (Oscar Martínez). Due attori agli antipodi ma entrambi leggende, con un carisma e un ego ineguagliabili, sono costretti da Lola ad affrontare delle prove esilaranti e originali…
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