– Al FEFF tre anteprime mondiali (News)


UDINE – Parte della fascinazione di noi occidentali per l’Oriente deriva dalla bellezza misteriosa e contraddittoria delle città asiatiche. Si sa. Ecco perché il FEFF ha deciso di dedicare, per la prima volta, un percorso monografico all’incredibile Manila: una delle megalopoli più conturbanti, provocatorie e

complesse del mondo. Sei film, cioè sei diversi sguardi cinematografici, raccolti sotto il titolo Visions of Manila in Philippines Movies. E il viaggio prende subiti il largo con un titolo veramente cult: Manila By Night. Il capolavoro di Ishmael Bernal, uscito nel 1980 e fresco di restauro, apre la quarta giornata del FEFF 24 e non è mai stato visto prima in Occidente. Massacrato dalla censura e dalla first lady Imelda Marcos, è un’opera corale che racconta Manila e quell’umanità che esiste realmente solo di notte: persone comuni divise tra amanti, drammi familiari, traffico di droga e prostituzione. Uno shock emotivo il suo stile semidocumentaristici e una poesia indimenticabile la sua profonda e partecipe umanità…
Anteprima mondiale tutta udinese per Manila By Night, quindi, ma la quarta giornata ne mette in campo anche altre due: quella della stravagante comedy taiwanese Mama Boy di Arvin Chen, tanto spassosa quanto romantica, e quella del potente action malese The Assistant di Adrian Teh, inno alla verità e alla vendetta. Con entrambe le V maiuscole. Una preziosa doppietta di titoli pop che testimonia tutta la vitalità e tutta l’urgenza creativa del cinema asiatico. Vitalità e urgenza creativa rappresentano, ovviamente, il filo rosso che collega tutti i film di questa lunedì 25 aprile: dal toccante dramma giapponese My Small Land di Kawawada Emma al tesissimo thriller sudcoreano Hostage: Missing Celebrity di Pil Gam-sung, passando per il meraviglioso film d’animazione cinese I Am What I Am di Sun Haipeng: una storia di crescita “da zero a mito” sotto il segno della Danza del Leone.

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