Elvis Recensione. La recensione del film “Elvis” di Matteo Marescalco. Elvis Presley non è stato una semplice star della musica globale ma un’icona strabordante, un simbolo dell’immaginario collettivo, corpo, supereroe, divinità.
A pensarci bene, nessun altro regista si sarebbe potuto rivelare più adatto al ruolo all’infuori di Baz Luhrmann, che ha fatto del barocco e degli eccessi il centro gravitazionale del suo fare cinema. Presentato in anteprima mondiale fuori concorso all’ultima edizione del Festival di Cannes, Elvis è cinema che pensa in grande, si infiamma e detona raccontando vita, morte e miracoli del re del rock. Sin dalle prime sequenze, il film sembra il racconto di una possessione demoniaca, con la musica che letteralmente conquista il corpo di Elvis e lo scuote dall’interno. Il talento si insinua nel ragazzo come fosse un superpotere e gli consente di indossare un mantello e lasciarsi andare sul palco, sprigionare erotismo e dare vita a un inconfondibile modo di muoversi. Elvis è la storia di una magia, di un’epoca alle prese con il suo periodo più cupo, di un corpo che corre nel tempo – a ritmo di musica – e di un segreto da custodire attorno a cui è costruito l’intero film – un po’ come Quarto potere. Non c’è equilibrio in questo film imponente e sbilanciato. Niente è al suo posto ma va bene così perché l’unico film possibile su Elvis sarebbe dovuto essere totalmente fuori calibro. Le divinità pagane di Baz Luhrmann vivono in gigantesche gabbie dorate nutrendosi del proprio mito. Il titolo rappresenta una lunga discesa negli inferi e ci mette di fronte al mito e alla grandezza autodistruttiva di Elvis attraverso un flusso di esperienze musicali, generi, suggestioni, concerti e performance. Il regista ricorre allo split screen e offre un ritratto frammentato della star, ci ipnotizza, ci sottopone a numerosissime suggestioni e porta su schermo anche le ferite mai rimarginate degli Stati Uniti. Elvis è un oggetto vivo e pulsante, in cui le nozioni di falso e vero si confondono e si mescolano lasciando spazio a uno spettacolo dinamitardo che conquista occhi e cuori degli spettatori. (La recensione del film “Elvis” è di Matteo Marescalco)
LA SCHEDA DEL FILM “ELVIS” (Elvis)
Regista: Baz Luhrmann – Cast: Austin Butler, Tom Hanks, Helen Thomson, Richard Roxburgh, Olivia DeJonge, Luke Bracey, David Wenham, Kelvin Harrison Jr., Xavier Samuel, Kodi Smit-McPhee, Dacre Montgomery, Leon Ford, Kate Mulvany, Jay Chaydon, Charles Grounds, Josh McConville – Genere: Biografico, Musicale – Anno: 2022 – Paese: USA, Australia – Scenaggiatura: Sam Bromell, Baz Luhrmann, Craig Pearce, Jeremy Doner – Fotografia: Mandy Walker – Durata: 2h 30 min – Distribuzione: Warner Bros. Pictures Italia – Data di uscita: 22 Giugno 2022 – Il sito ufficiale del film “Elvis”
Trama: Elvis, film diretto da Baz Luhrmann, racconta la vita del Re del Rock and Roll, Elvis Presley (Austin Butler), mostrando la sua ascesa e il suo successo, che gli hanno permesso di diventare una delle icone del panorama culturale americano, spazzando via anche parte dell’innocenza del tempo. Di particolare rilevanza sarà il rapporto con il suo manager, il colonnello Tom Parker (Tom Hanks), con il quale Elvis intreccerà un sodalizio artistico della durata di circa vent’anni. Il film si concentra proprio su questo rapporto complesso, a partire dall’ascesa della prima rockstar della storia fino al raggiungimento della fama mondiale, fino a quel momento mai toccata da nessun’altra star con così tanta veemenza. Il tutto mentre l’America vive uno sconvolgimento socio-culturale, che la porterà a grandi cambiamenti…
Lascia un Commento