A Passo d’uomo (Sur les chemins noirs), recente acquisizione di Wanted Cinema all’ultima edizione del Festival di Berlino e film d’apertura della 71edizione del Trento Film Festival, sabato 29 aprile, sarà distribuito nelle sale italiane a ottobre 2023. Diretto da Denis Imbert, A Passo d’uomo, appena uscito in Francia con numeri da capogiro al box office, è tratto dall’omonimo libro
autobiografico dello scrittore francese Sylvain Tesson, già personaggio principale de La Pantera delle nevi, miglior film a Trento nel 2022 e distribuito in Italia da Wanted con grande successo di pubblico e critica. Protagonista indiscusso è Jean Dujardin, Premio Oscar® per The Artist, nei panni del celebre scrittore con un debole per le esperienze estreme e i viaggi in solitaria. Pierre è un sopravvissuto della vita. Ha sempre fatto tutto alle sue condizioni, quando gli faceva comodo e con chi voleva, ma ogni volta che le costrizioni minacciavano la sua libertà, la soluzione era sempre la stessa: scappare. Una sera, ubriaco, si arrampica sulla facciata di un palazzo e cade per diversi piani. L’incidente lo lascia in coma profondo. Quando ne esce, Pierre riesce a malapena a stare in piedi. E, contro il parere di tutti, decide di fare un’escursione da solo attraverso la Francia, dalla Provenza a Mont Saint Michel, lungo sentieri dimenticati attraverso alcune delle regioni più aspre, inospitali e belle della Francia. Basato su eventi reali, questa fuga dal mondo frenetico è una storia di forza d’animo, guarigione, resilienza e riconnessione alla natura e al sé profondo. A Passo d’uomo sarà nelle sale italiane a ottobre con Wanted Cinema. Nel cast, insieme a Jean Dujardin, Izia Higelin, Josephine Japy, Jonathan Zaccai.
Tra i titoli presentati all’interno di questa edizione del Trento Film Festival targati Wanted, anche Songs of Earth – La Canzone della terra, prodotto da Wim Wenders e con la regia di Margreth Olin, prossimamente nelle sale italiane. Cosa significa essere veramente connessi alla natura? Lo scopriamo nei paesaggi montuosi della Norvegia, monumentale sfondo all’esperienza naturalistica cinematografica più sorprendente dell’anno. Lo spettatore è accompagnato in un magnifico viaggio esistenziale dagli anziani genitori della regista, che entrano via via in contatto con le forze primordiali della terra, racchiuse nel substrato roccioso. Margreth Olin firma uno straordinario racconto cinematografico prodotto da Wim Wenders, che ci illumina sul senso della vita, della morte, sulla natura e sul semplice essere presenti nel mondo.
Lascia un Commento