A Quiet Place: Giorno 1 Recensione. La recensione del film “A Quiet Place: Giorno 1” a cura di Mirko Nottoli. Il bello di certi racconti, quello che costituisce la loro caratteristica principale, è che cominciano in media res. Senza tanti preamboli ti gettano nel cuore dell’azione lasciando a te capire i perchè e i percome, a te carpire, da sparpagliati dettagli, cause, concause e conseguenze che ci hanno condotto fino a lì. Poi però qualcosa scatta, l’industria chiama, si deve fare di necessità virtù e si finisce immancabilmente col cedere all’impulso del prequel, col rischio di banalizzare la storia, cancellare le sfumature, esplicitare anche il superfluo, raccontare quello che già era intuibile tra le righe.
A Quiet Place: Giorno 1 Recensione Poster
Così è, in parte, per A quiet place – giorno 1, che è sì un prequel ma è anche un reboot o uno spin off, chiamatelo come volete, che ci narra di come tutto ebbe inizio ma da un altro punto di vista, si cambia scenario e si cambiano i protagonisti inaugurando una linea narrativa del tutto nuova (ed essendo solo al giorno 1 non osiamo pensare quanti sequel potrebbero fare!). Nuova, si fa per dire. Il meccanismo infatti è quello che ben conosciamo, che tu sia a New York o nelle campagne dello Iowa sai che non devi fare rumore perchè al primo scricchiolio sei spacciato.
Cambia anche il regista, Michael Sarnoski, già autore di Pig, con Nicolas Cage, al quale John Krasinski ha consegnato le chiavi della macchina e ha detto “vai, è tua adesso”, tenendo per sé i ruoli di sceneggiatore e produttore (produce anche Michael Bay). Sarnoski, da par suo, si dimostra all’altezza del creatore nel saper ben combinare i vari registri – horror, thriller, action, dramma, film sentimentale – in un mix che è una delle chiavi del successo della saga, e di possedere una grazia e un’eleganza di tocco che è merce rara in un mondo, quello dell’horror, dove, al contrario, si va giù con la mano abbastanza pesante, grazia che gli consente di confezionare momenti di imprevista, delicata, poeticità.
Se poi al centro della storia ci metti un gatto, di nome Frodo (sono due nella realtà), che è una specie di angelo custode rigorosamente muto, che tutto vede e tutto capisce e che alla fine si dimostra anche l’attore più bravo sulla scena, allora ti piace vincere facile.
Attorno a Frodo, Lupita Nyong’o, sofferente e risoluta, e Joseph Quinn già visto ne Il Trono di Spade e Stranger Things. C’è anche Djimon Hounsou che aggiunge qui l’ennesimo tassello ad una carriera ormai sacrificata all’altare dell’inutilità.
La velata critica verso l’inquinamento acustico che rovina le grandi metropoli rendendole invivibili è radicale ma condivisibile. In sala non si sente volare una mosca, il che significa che il film funziona, e se a qualcuno viene la malaugurata idea di accartocciare il pacchetto di patatine, ecco il panico che ci coglie immaginando, di riflesso, i mostri già lì pronti a farci a brandelli. (La recensione del film “A Quiet Place: Giorno 1” è a cura di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “A QUIET PLACE: GIORNO 1” (A Quiet Place: Day One)
Regista: Michael Sarnoski – Cast: Lupita Nyong’o, Joseph Quinn, Alex Wolff, Djimon Hounsou, Thea Butler, Jennifer Woodward, Sunjay Midda, Elijah Ungvary, Alexander John – Genere: Horror – Anno: 2024 – Paese: USA – Sceneggiatura: Michael Sarnoski – Fotografia: Pat Scola – Durata: 1 h 40 min – Distribuzione: Eagle Pictures – Data di uscita: 27 Giugno 2024 – Il sito ufficiale del film “A Quiet Place: Giorno 1” di Michael Sarnoski
Trama: Lo sceneggiatore e regista Michael Sarnoski riceve il testimone da John Krasinski che rimane co-autore del soggetto e produttore. Facendo tesoro della consapevolezza di doversi rinnovare, il film contestualizza diversamente l’invasione aliena tornando indietro nel tempo al giorno dell’invasione. Boschi e capanne, lasciano il posto al vetro e cemento di New York. Il regista punta sull’intrattenimento e affida l’umanità dei personaggi ai bravi Lupita Nyong’o e Joseph Quinn...
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