Alien: Romulus Recensione. La recensione del film “Alien: Romulus” a cura di Mirko Nottoli. Siamo alle solite, al solito remake camuffato da sequel. Requel come si usa dire oggi, termine che già non si può più ascoltare. C’è di più: come va molto di moda oggi, Alien Romulus si pone come il sequel autentico, quello vero, quello che collegandosi in termini cronologici direttamente al primo capitolo pretenderebbe di avere una sorta di primogenitura, una medaglia di merito, non si sa quale, che lo pone innanzi a tutti gli altri sequel.
C’aveva già provato il prode Fede Alvarez insieme al suo sodale Rodo Sayagues proponendo il medesimo escamotage in Non aprite quella porta e ottenendo i medesimi, pessimi risultati, duo a cui si deve anche il remake de La Casa, il che fa di loro l’autoproclamato duo specializzato nella realizzazione di remake brutti di horror belli, specializzazione poco invidiabile e ancor meno richiesta di cui però i due vanno fieri continuando a perseverare nell’errore, dove per errore intendiamo cattivo gusto, grossolaneria, mancanza di stile, tamarraggine a piene mani, incompetenza nel non capire, affrontando dei classici del cinema, quali siano le loro peculiarità e sottoponendoli, al contrario, tutti allo stessa becera riduzione a pop-corn movie per teenagers.
L’incipit di Alien Romulus è promettente, lascia ben sperare il lavoro visivo che pare riportarci esattamente al 1979, che pare ricatapultarci alle atmosfere e alle ambientazioni dell’Alien di Scott (che produce), ma tutto questo credito si tramuta in discredito nel momento esatto, e siamo circa al minuto venti del film, in cui ci rendiamo conto che quello fin lì visto non è che l’inutile e, col senno di poi, fumoso pretesto per riportare in vita Alien nei modi e con le conseguenze che tutti conosciamo. Da lì in avanti alzi la mano chi riesce ad individuare un’invenzione, una novità, un pensiero creativo, un’idea di scrittura.
C’è l’eroina, c’è il sintetico, c’è l’astronave, c’è il parassita e ovviamente c’è lo xenomorfo che si riproduce in quantità industriale ad una velocità sproporzionata, ma si sa che nell’era di internet non c’è più tempo per aspettare, tutto deve avvenire qui e subito, per cui l’attesa, la suspance, la preparazione che precede il climax sono concetti ormai obsoleti.
La sceneggiatura, firmata dal famigerato duo, si fonda, in pratica, su due espedienti narrativi, se di espedienti si può parlare: porte che si aprono e si chiudono all’ultimo momento, lasciando gli astanti dentro o fuori per un soffio e l’idea che non si debba lasciare nessuno indietro, più che un’idea, tutto sommato condivisibile, un dogma da attuarsi anche nelle situazioni più disperate, al limite dell’ottusità, strenui sostenitori dell’etica dei principi avversa all’etica di responsabilità, gli eroi di Alien Romulus torneranno indietro per salvare chiunque al di là di ogni logica o di ragionevole buon senso, qualsiasi essere vivente dalle sembianze vagamente umane non verrà abbandonato, costi quel che costi. Salviamo l’interpretazione di Cailee Spaeny e la sequenza in assenza di gravità in cui i nostri “dribblano” il sangue letale del mostro a mezz’aria, unica scena costruita secondo un barlume di ingegno.
Onestamente, speravamo che Romulus continuasse la linea narrativa inaugurata da Prometheus e Covenant aggiungendo un tassello ulteriore alla genesi dell’alieno. Di un capitolo che sembra un episodio di un vecchio telefilm che non va da nessuna parte non sappiamo invece che farcene. (La recensione del film “Alien: Romulus” è a cura di Mirko Nottoli)
LA SCHEDA DEL FILM “ALIEN: ROMULUS” (Alien: Romulus)
Regista: Fede Alvarez – Cast: Isabela Merced, Cailee Spaeny, Archie Renaux, David Jonsson, Spike Fearn, Aileen Wu – Genere: Horror, Fantascienza – Anno: 2024 – Paese: USA – Sceneggiatura: Fede Alvarez, Rodo Sayagues – Fotografia: Galo Olivares – Durata: 1 h 59 min – Distribuzione: The Walt Disney Company Italia – Data di uscita: 14 Agosto 2024 – Il sito ufficiale del film “Alien: Romulus” di Fede Alvarez
Trama: Alien: Romulus, film diretto da Fede Alvarez, è il nono capitolo del franchise horror sci-fi, iniziato nel 1979 con l’Alien di Ridley Scott. Il film riporta alle origini il franchise di Alien: rovistando nelle profondità di una stazione spaziale abbandonata, un gruppo di giovani colonizzatori dello spazio si trova faccia a faccia con la forma di vita più terrificante dell’universo…
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